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«Questo consiglio straordinario doveva servire per approfondire gli interventi finanziati dal Pnrr, invece di è trasformato in uno scambio di accuse». Andrea Micci, consigliere della Lega - tra i firmatari insieme a tutto il resto dell’opposizione della richiesta di una seduta ad hoc - ha così stigmatizzato il clima di veleni venutosi a creare dopo la prima assise dello scorso giovedì.
«Più che cercare di chi fossero le colpe, avrei preferito che l’amministrazione Frontini avesse ringraziato le due precedenti amministrazioni per i progetti e le risorse trovate» ha aggiunto.
In effetti, più che sugli interventi realizzati, in corso d’opera e da realizzare, i due consigli sono diventati occasione per rivendicare la paternità delle progettualità e dei finanziamenti arrivati. Un “duello” che ha visto scendere in campo esponenti delle precedenti amministrazioni che hanno reclamato la redazione dei progetti, infastiditi dal fatto che la sindaca Chiara Frontini e l’attuale esecutivo se ne siano intestati, e con toni trionfalistici, tutto il merito. Da registrare, in prima battuta, una novità emersa dalla relazione - con le immancabili slide - dell’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris sulla scuola Tecchi in via Emilio Bianchi: «I lavori, finanziati con 1,5 milioni, sono sospesi perché sono emerse emergenze archeologiche risalenti a varie epoche, dal Medioevo al tardo Ottocento, che probabilmente saranno lasciate a vista». Terminato invece da qualche mese il cantiere che interessava la scuola De Amicis, sempre in via Bianchi, dove è stato realizzato anche un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Tra i progetti, rientranti nella prima linea di finanziamento, oltre a quelli riferiti agli istituti scolastici - tra cui il completamento della Boat, grande incompiuta nel quartiere Santa Barbara - anche i 4,5 milioni per il complesso dell’ex tribunale a piazza Fontana grande che interessano la ristrutturazione dei piani superiori per ospitare gli uffici comunali. Quindi un excursus sui progetti attinenti le ripavimentazioni, da quelli completati - via Matteotti, piazza della Rocca, la Trinità - al cantiere per il secondo stralcio dei lavori in piazza del Comune. Poi focus sulle piste ciclabili e sull’investimento di 26,3 milioni per gli interventi al Poggino. Nella seduta di ieri si è poi registrato un episodio più unico che raro in due anni di amministrazione Frontini. Il consigliere di maggioranza Gabriele Ghignera, subentrato a fine settembre dopo il rimpasto di giunta, è intervenuto per affermare: «Ho sentito tanti interventi ma poche cose che riguardano le ex circoscrizioni». Dichiarazione a cui è seguito un momento di gelo. A togliere dall’imbarazzo maggioranza ed esecutivo l’inizio del dibattito da parte dell’opposizione. Toni accesi soprattutto sul famoso mutuo da 5 milioni che la giunta Arena voleva contrarre per il piano asfaltature, con Giulio Marini, consigliere Fi-Udc-Fondazione, e Laura Allegrini, capogruppo di Fratelli d’Italia e all’epoca assessore ai Lavori pubblici.
«Progetto che risale al novembre 2021 per procedere con le asfaltature nel 2022 e non per arrivare al 2023, sotto periodo elettorale come dichiarato dalla maggioranza» hanno rimarcato. «Quei progetti - ha puntualizzato Allegrini mostrando la determina dell’epoca - sono imputabili ad Arena e l’impegno finanziario allora l’ho fatto io, quella progettazione è stata fatta da me».
Così come quello per l’ex Corte d’assise in cui era previsto di realizzare la sala per il consiglio comunale, modificato poi per ospitare il mercato coperto. Che affossa l’idea dichiarandosi convinta «che non si attuerà mai perché non credo ci saranno commercianti interessati».
«Grazie alla minoranza perché con questo consiglio straordinario ci ha dato l’opportunità di raccontare il Pnrr soprattutto fuori da questa aula e di chiarire alcuni interventi». Sceglie un avvio morbido Chiara Frontini per le conclusioni a fine lavori per poi ingranare una marcia dai toni sempre più sferzanti. Ad iniziare dalla «dalla paternità dei progetti, una questione che non abbiamo iniziato noi» per poi puntare alla «grande notizia che è quella da giugno a novembre 2022 non abbiamo fatto cadere a terra nessun finanziamento Pnrr affinché la città non perdesse questa opportunità. E abbiamo bandito le gare entro dicembre dello stesso anno per far sì che le opere potessero essere realizzate entro i tempi contingentati e calendarizzati da chi eroga le risorse». Poi ha elencato alcune di quelle che ritiene sia fake news diffuse dall’opposizione. «Falso che la passeggiata ecologica fuori le mura sia solo cementificazione, saranno impiantati 100 alberi e centinaia di arbusti. Falso che abbiamo rinunciato al parcheggio multipiano al Sacrario perché il progetto non prevedeva un multipiano». Infine la questione asfaltature: «Se le progettazioni non sono inserite nel piano triennale delle opere pubbliche non possono essere finanziate con il Pnrr. Noi abbiamo inserito la fattibilità con 5 milioni più altri 2,6 messi a mutuo» ha puntualizzato per poi concludere secca: «Questa è la differenza tra il voler fare e il farlo».