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Forza Italia, Pd e Patto civico per la Tuscia, in Provincia la maggioranza è servita. Fratelli d’Italia resta all’opposizione.
Il presidente della Provincia Alessandro Romoli, comunicando di aver terminato nei giorni scorsi il giro di consultazioni, ha spiegato: «Sono 10 anni dall'approvazione della malaugurata riforma Delrio che ha trasformato la Provincia in ente di secondo livello. Lo sforzo che ho tentato di fare, come già in passato, è stato di mettere insieme tutte le forze all'interno di un processo in cui fossero rappresentati tutti gli attori, per una convergenza su base amministrativa non partitica per dare risposte, quelle sì politiche, ai cittadini nell’interesse delle comunità».
E nell’ottica di mettere insieme si inserisce «l’interlocuzione avviata con la Lega, non rappresentata in consiglio provinciale, per raccogliere la loro voce nelle sedute delle commissioni» ha evidenziato.
Il presidente di Palazzo Gentili ha lasciato le porte aperte al gruppo dei meloniani, auspicando che durante «il percorso si possa maturare una condivisione sul progetto amministrativo con Fratelli d’Italia».
Un auspicio espresso anche da tutti i consiglieri di maggioranza, tra cui Maurizio Palozzi (Pd) secondo il quale «con la riforma Delrio, con una gestione dell'ente che viene rinnovata ogni due anni, non c’è alternativa al lavorare tutti insieme in un progetto di continuità per il bene del territorio».
Luca Giampieri, capogruppo di Fratelli d’Italia, ringraziando Romoli «per aver cercato di interloquire» ha puntualizzato: «Su alcune scelte non abbiamo aderito alla maggioranza, siamo alternativi ad alcune forze politiche«. Assicurando comunque «un confronto corretto a sostegno dell’amministrazione e del mandato».
E nelle fila di Fratelli d’Italia c’è da registrare l’ingresso di Giuseppe Celletti, sindaco di Canino, che prende il posto di Zacchini, decaduto a seguito dell’esito del ballottaggio al Comune di Tarquinia.
L’ente di via Saffi prosegue quindi il progetto amministrativo in linea di continuità, una continuità testimoniata anche dalle forze che compongono l’attuale maggioranza: il rodato asse Forza Italia-Pd con la novità dell'aggiunta del Patto civico per la Tuscia.
Definito il perimetro della maggioranza di governo, il presidente Romoli ha proceduto all’assegnazione delle deleghe.
Pietro Nocchi di Tuscia democratica (Pd), confermato vicepresidente, si occuperà di Bilancio, Progettazione europea, Partecipate e Pnrr. A Ermanno Nicolai di Azzurri per la Tuscia (Forza Italia) vanno le deleghe Ambiente, Energie rinnovabili e Riserve. Maurizio Palozzi (Pd) torna a gestire Viabilità, Trasporti e Lavori pubblici. Francesco Ciarlanti di Azzurri per la Tuscia coprirà le deleghe a Patrimonio, Contenzioso ed Edilizia scolastica. Ai due esponenti del Patto civico (Frontini) vanno le Pari opportunità a Maria Rita De Alexandris e a Umberto Di Fusco la promozione per la candidatura di Viterbo capitale europea della Cultura 2033, per il Giubileo 2025 e per i Cammini. Infine Romoli ha avocato a sé le deleghe relative a Personale, Polizia provinciale, Rete scolastica ponendo l'accento in particolare su quella sui fenomeni discriminatori nel mondo del lavoro.