È approdata ieri presso la commissione regionale Ambiente la proposta di legge sul riordino dei parchi del Lazio, in particolare quelli di valle del Treja, laghi Lungo e Ripa Sottile, antichissima città di Sutri, Macchiatonda, Montagne della Duchessa, selva del Lamone, Monterano, lago di Posta Fibreno, Monte Rufeno e Martoranum.
«Abbiamo piazzato il primo mattoncino - dichiara il consigliere regionale Giulio Zelli, presidente della commissione Ambiente e Agricoltura della Regione Lazio - di un percorso che sarà importante per la nostra regione. La proposta di legge per il riordino dei parchi ha cominciato il suo iter in commissione, un provvedimento particolarmente richiesto dai territori e necessario che il Lazio, in alcune situazioni, attende da ormai quarantadue anni. L’amministrazione Rocca, con questa iniziativa, intende attuare pienamente la legge 29 del 1997, che prevede il riordino e la riorganizzazione di tutte le aree protette regionali. L’obiettivo, naturalmente, è quello di condividere e far comprendere a tutti i soggetti interessati quello che sarà il nuovo ruolo attivo per i Comuni e le associazioni. In passato la gestione era delegata agli enti locali, ma l’attuale normativa non prevede più questa opzione. L’adeguamento, dunque, è più che mai doveroso».
L’11 febbraio, sempre in commissione Ambiente, è stata licenziata un’altra proposta: «Il piano di assetto del parco di Veio - spiega Zelli - ha invece terminato il suo percorso di approvazione ed è pronto per il definitivo via libera dal Consiglio regionale. La minoranza ha partecipato attivamente ai lavori relativi a questa proposta, con gli emendamenti che sono stati recepiti ed approvati all’unanimità. L’iter in questo caso è cominciato nel 2003 e, dopo varie controversie, ventidue anni dopo ci troviamo ad un passo dall’approvazione. Ho apprezzato la disponibilità e la ragionevolezza di tutti i componenti della commissione, che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo».
«Per quanto concerne il riordino dei parchi - conclude il presidente - la discussione riprenderà martedì 18 febbraio con le audizioni, per coinvolgere quanto più possibile i territori e consentire la più ampia partecipazione di tutti gli attori coinvolti, in quanto comprendiamo l’importanza di questo provvedimento».