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«Sospese le lezioni della Scuola musicale comunale, l’ennesima figuraccia delle promesse improbabile dell’amministrazione Frontini». Lo dice la consigliera Luisa Ciambella (Per il Bene comune) secondo cui «è difficile trovare le parole per descrivere il modo in cui l’amministrazione Frontini sta trattando e tratta la cultura di Viterbo specialmente quella riguardante la musica e la storia della scuola musicale comunale della città. Con un laconico messaggio inviato ai docenti, sostanzialmente dai primi giorni del mese di novembre sarebbero state sospese tutte le lezioni a causa della solita incapacità di programmazione del Comune». Luisa Ciambella ricorda che «ad oggi la procedura di selezione dei nuovi docenti non è stata conclusa pertanto i docenti, terminate le lezioni che erano riferibili allo scorso anno, sono stati messi in stand-by. Ricordiamo, per chi se ne fosse dimenticato, che l’anno accademico 23/24 era iniziato a marzo e, considerando il periodo estivo, le elezioni si sono protratte fino a ottobre. Ma ora sull’anno accademico 24/25 regna l’incognita: né gli allievi iscritti alla scuola, tantomeno i docenti, sanno quando riprenderanno le lezioni dei nuovi corsi».
«Non era stato difficile immaginare tutto questo qualche mese fa quando - prosegue la consigliera - proprio in consiglio comunale, grazie ad una interrogazione del gruppo Per il bene comune, l’assessore Antoniozzi aveva riferito accoratamente delle sorti della scuola musicale. Era palese comprendere, come al tempo abbiamo cercato di dire ad assessore e giunta, che iniziare a marzo e terminare a ottobre significasse compromettere anche l’anno accademico successivo. È avvilente constatare come venga sminuito il ruolo di una istituzione culturale storica della città. Oggi grazie alla cura Frontini la scuola musicale comunale è ridotta ai minimi termini anche per numero di iscritti. Difficile comprenderne i motivi soprattutto considerando il fatto che proprio l’assessore Antoniozzi aveva garantito di avere a cuore le sorti di questo ente, che ricordiamo è direttamente gestito dal Comune». Ciambella incalza: «Basta guardare la pagina Facebook che ci si accorge quanto sia minimo l’interesse di dare un volto nuovo e attraente alla scuola. Altrettanto lo sono i manifesti circolati in città dei quali è difficile anche la lettura. In tutto questo ci sono gli allievi e le loro famiglie che in tanti - come hanno fatto in questi giorni contattandoci direttamente - pretendono spiegazioni e chiarimenti. E i docenti che sono in attesa di conoscere il loro percorso all’interno della scuola».
«Dopo due anni di cura Frontini - conclude Luisa Ciambella - anche la Scuola Musicale è sparita dai radar. Aldilà di chiedere all’assessore Antoniozzi di risolvere in maniera tempestiva questo ennesimo disservizio fornendo informazioni in merito alla ripresa delle lezioni e al piano di rilancio della scuola musicale cittadina, ci rivolgiamo al senso di rispetto delle istituzioni che ha questa amministrazione esortandola, almeno, a comportarsi in maniera rispettosa delle realtà culturali e storiche viterbesi, per non continuare in questa desertificazione della città di Viterbo».