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San Pellegrino in fiore: inizia il conto alla rovescia per Viterbo che, dal primo al 4 maggio, tornerà a “indossare” il vestito florovivaistico. Una tradizione che si perpetua da decenni e diventata negli anni un appuntamento che attrae viterbesi e turisti. Le vie, le piazze e i suggestivi scorci del quartiere medievale saranno abbelliti da allestimenti di fiori e piante, in cui il verde variegato e colorato fornisce un contrasto che esalta il grigio del peperino e l'architettura degli antichi edifici. Il progetto di quest’anno, firmato da Lorenzo Porciani, gioca con installazioni che richiamano caratteristiche tipiche del territorio della Tuscia e le rievocano nelle piazze del quartiere San Pellegrino come la situazione ricreata in piazza San Carluccio che rende omaggio ai laghi del Viterbese. Lo stesso ideatore, in un’intervista rilasciata a inizio mese alla nostra testata, ha spiegato: «Sarà una realizzazione che ricrea il lago, uno dei tratti caratteristici del nostro territorio, con 200 metri quadri di pedane a specchio da cui spunteranno in maniera ordinata una ventina di betulle, il tutto circondato da una ricca vegetazione». Specchi che, negli intenti dell’ideatore, sono il fil rouge dell’intero progetto e saranno impiegati anche in altri spazi del percorso su cui si snoda la kermesse di maggio. Porciani ha anche anticipato altre realizzazioni: «Quattro archi di altezza digradante che formeranno una sorta di corridoio cerimoniale per il punto di approdo del viandante in piazza San Pellegrino», poi «la struttura a cupola in cui l’intreccio di dieci archi in piazza della Morte richiama l'elemento architettonico dell’arco a sesto acuto molto presente nei palazzi della parte monumentale della città” e ancora “la rivisitazione iconoclasta del giardino all'italiana in piazza del Gesù». L’idea, in parte rivisitata rispetto a quella presentata al concorso di idee indetto dal Comune lo scorso anno, è stata “attualizzata” per renderla più organica all’anno giubilare. Intanto cresce l’attesa e la curiosità intorno alla manifestazione che, dalle descrizioni del progettista e dai rendering trapelati, si preannuncia molto diversa dall’edizione precedente. Forse meno ieratica e più semplicemente coinvolgente. E si attende anche di vedere l’impatto che la campagna pubblicitaria dell’evento promossa nella Capitale, per una spesa di un migliaio di euro, avrà in termini di afflusso di visitatori.