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L’amministrazione comunale di Viterbo domenica 25 febbraio marcerà al fianco di sindaci, comitati e associazioni per esprimere la contrarietà del territorio
al deposito nazionale di scorie nucleari.
A comunicarlo è stata la prima cittadina Chiara Frontini durante il consiglio comunale di ieri, che tra i punti all’ordine del giorno vedeva proprio la mozione sullo stato dell’arte in merito all’attuazione del programma nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale e annesso parco tecnologico.
Prima di essere messo a votazione, il documento è stato emendato con una nota aggiuntiva proposta da Fratelli d’Italia per aggiornarlo con la decisione del governo Meloni ad aprire alle autocandidature dei Comuni e dei siti militari.
Unanime il via libera alla mozione emendata con cui il consiglio comunale impegna la sindaca, tra l’altro, ad «affermare la propria contrarietà nei confronti del Programma nazionale dei rifiuti radioattivi; a sostenere, con i mezzi a disposizione dell’amministrazione, la posizione di contrarietà alla Cnapi emersa dalle risultanze del Seminario nazionale e sostenuta unanimemente dagli stakeholder pubblici e privati sia della provincia di Viterbo che di tutte le altre Province italiane coinvolte; a ricusare le indicazioni derivanti dalla Cnapi e dalla Cnai riguardo alla idoneità dei 21 siti della provincia di Viterbo, indicati da Sogin come idonei ad accogliere il deposito nazionale e il parco tecnologico; a condividere l’affermazione in base alla quale le carenze metodologiche, l’incongruenza rispetto alle normative vigenti, l’assenza di valutazioni sui rischi reali di aumento dell'incidenza dei tumori in ambito provinciale e la carenza di valutazioni sui danni economici correlati alla realizzazione e gestione del deposito abbiano consentito la realizzazione di una Cnapi errata e colpevolmente punitiva nei confronti della provincia di Viterbo».
L’atto di indirizzo prosegue impegnando l’inquilina di Palazzo dei Priori «a dichiarare la contrarietà del Comune di Viterbo alla Cnapi e alla Cnai e alla possibile realizzazione sul proprio territorio del Deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi, ribadendo le ragioni espresse nelle proprie osservazioni presentate al Seminario nazionale Sogin» e infine a «intraprendere tutte le iniziative, anche di ordine legale, ritenute necessarie a sostenere le ragioni di contrarietà all'accettazione del deposito e del parco tecnologico sul territorio provinciale».
La sindaca Frontini ha commentato l’approvazione della mozione ringraziando tutto il consiglio comunale perché «la condivisione all’unanimità di questo atto d’indirizzo dà maggiore forza alla nostra voce per supportare i Comuni interessati e tutelare le nostre prerogative ambientali».
Ha quindi invitato tutti i consiglieri a partecipare alla marcia “Tuscia in movimento”, promossa dal Biodistretto della via Amerina.
Intanto il ricorso presentato nei giorni scorsi dalla Provincia, dai Comuni, da comitati e associazioni ambientaliste approderà il 24 aprile in udienza davanti al Tar.
La maggioranza poi vota il via libera all’aumento, alla maggiorazione massima consentita, dei compensi annui del collegio dei revisori dei conti. La minoranza, ribadendo le perplessità già espresse in commissione Bilancio, si astiene. Così come il consigliere di maggioranza Ugo Poggi della lista Rinascimento che fa capo a Sgarbi.