PHOTO
Un mucchio di sacchi di rifiuti abbandonati in via Matteotti. O meglio: conferiti male, come si evince dal bollino rosso, e lasciati di conseguenza lì, in strada. La foto dello “spettacolo” postata ieri mattina sulla pagina social di Viterbo centro storico e mobilità ha sollevato un vespaio di polemiche ma, soprattutto, ha aperto un tema di riflessione: l’adeguatezza o meno della raccolta differenziata “porta a porta”. Tra i vari commenti non è passato inosservato quello della consigliera Letizia Chiatti, uscita dalla maggioranza e ora all’opposizione con Marco Bruzziches, altro fuoriuscito da Viterbo 2020. «Il porta a porta - ha detto - è fallito e superato da tempo ma ci siamo, non io, rifiutati di prenderne atto». E’ evidente il riferimento alla maggioranza. Intanto a stretto giro è arrivata anche la risposta della sindaca Chiara Frontini al problema. «Stamani (ieri ndr.) intorno alle 10 abbiamo ricevuto la segnalazione di un abbandono di rifiuti in via Matteotti- scrive nel suo profilo social - Abbiamo attivato il nucleo ambiente, che ha effettuato un sopralluogo e aperto i sacchi: sono rinvenuti rifiuti di plastica (che si conferisce il giovedì), pannoloni da anziano (che Viterbo Ambiente ritira tutti i giorni a domicilio su richiesta, gratis), residui della pulizia di una cantina, o di una terrazza. Sono in corso gli accertamenti per individuare l’autore, o gli autori, dell’errato conferimento. A seguire, Viterbo Ambiente ha rimosso i rifiuti. La risoluzione dell’abbandono è avvenuta in circa tre ore dalla segnalazione».
La sindaca ricorda che «lo scorso anno abbiamo aumentato le sanzioni ai trasgressori dell’ordinanza sindacale sul conferimento rifiuti del 32%, e dal 1° gennaio l’abbandono degli ingombranti è anche reato, con multe fino a 10.000 euro. Chi scarica decine di sacchi di rifiuti fuori dai mastelli, forniti gratuitamente e dimensionati in base alle utenze dichiarate - conclude - e non differenziati non ama il centro storico, non ama l’ambiente e non fa parte di quella che chiamiamo “civiltà”».