CIVITAVECCHIA – Nuovo capitolo nel romanzo “Università Agraria di Civitavecchia” dai toni che vanno dal tragicomico fantozziano al grottesco. Come si ricorderà prima delle feste l’assemblea straordinaria dei soci dell’Università agraria di Civitavecchia, convocata su disposizione del Tribunale, ha deliberato lo scioglimento del cda e nominato Franco Barlafante commissario straordinario con il compito di indire nuove elezioni.

Con 275 voti favorevoli, l’assemblea ha sancito la fine del precedente Consiglio e l’esclusione dei suoi membri dall’associazione. Nei giorni successivi, Barlafante ha effettuato un ingresso coattivo negli uffici, bloccato i conti e sporto querela ai Carabinieri. Il presidente uscente ha promesso poi di andare ad elezione nel minor tempo possibile.

Ma all’ex presidente dell’Agraria, Daniele De Paolis, e al suo cda uscente la piega che hanno preso gli eventi non è piaciuta poi molto tanto che si sono opposti, arrivando a chiedere l’annullamento dell’assemblea del 19 dicembre. Il motivo? Non avrebbero rispettato il numero minimo di soci necessari per prendere decisioni in una assemblea e a dimostrare la veridicità di questa affermazione viene allegato un elenco di soci aggiornato con i 1283 nomi censurati.

Nella dichiarazione di De Paolis viene scritto che si tratta della lista “consegnata alla socia Riccetti nella medesima forma parzialmente anonimizzata qui applicata” per garantire l’anonimato. Ma a quanto pare la lista consegnata a Riccetti non era affatto anonimizzata come invece sostiene De Paolis e, soprattutto, sembrerebbe ci fossero nomi di persone già uscite dall’Agraria.

Nel testo si fa riferimento ad un accesso agli atti (il secondo) fatto da Riccetti tra settembre e ottobre del 2023 che fu necessario per ottenere la lista dei soci, visto che le ripetute richieste di pubblicazione sul sito erano cadute nel vuoto. Intanto prosegue il lavoro del commissario Barlafante che sta spingendo sul pedale dell’acceleratore per andare al più presto ad elezioni e avviare una nuova era per l’ente con una nuova governance a cui spetterà anche, come spiegato da Barlafante, una verifica di alcune criticità rilevate in queste settimane.

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