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ALLUMIERE - Bagno di folla sabato ad Allumiere per il grande campione nello sport e nella vita Franco Superchi, un eccezionale portiere che nella sua vita ha scritto pagine importantissime e indelebili della storia del calcio e che ha tenuto alto il nome del paese. Nell'Aula Nobile del Palazzo Camerale il sindaco Luigi Landi ha organizzato in maniera perfetta la presentazione del libro "Il volo di Superchi" scritto da Orlando Baroncelli (edizioni Udom); introduzione di Marcello Lazzerini e del vice presidente del Museo Fiorentina Massimo Cervelli. "Con l'occasione abbiamo omaggiato il nostro grande Franco per la sua storia, per la sua carriera calcistica e perchè è stato un punto di riferimento sportivo e di uomo per tutti e, in modo particolare, per la comunità di Allumiere - ha sottolineato il sindaco Luigi Landi - questo libro racconta tutto quello che di bello ha fatto Franco Superchi - a livello nazionale molti associano Franco Superchi ad Allumiere, quindi anche grazie a lui si promuove il nostro paese. È stata una mattinata emozionante e coinvolgente". Moderatore dell'incontro Luigi Annibali; i relatori sono stati, invece il sindaco Luigi Landi, lo scrittore Orlando Baroncelli, l'editore Aldo Avvenuti, l'ex giornalista RAI e ora pluripremiato scrittore di libri e di commedie Marcello Lazzerini. L'editore Avvenuti, tra le altre cose ha sottolineato: "Quando Orlando mi ha parlato del libro su Franco Superchi non ci ho pensato due volte ad accettare, perché è un omaggio a uno dei più grandi campioni del calcio e uno dei tre che ha vinto più titoli. Franco è stato il protagonista della Fiorentina di quei bei tempi quando si vinceva". L'ex giornalista RAI Lazzerini: "Franco, da tutti chiamato "Ciocio", ha reso possibile l'impossibile, ha regalato a Firenze e a noi tifosi il secondo scudetto, quindi resterà sempre nella nostra storia e nessuno può dimenticarlo. In questo libro c'è la storia del ventennio calcistico di Franco, ma anche altre microstorie di alcuni che hanno giocato nello stesso periodo e che hanno lasciato le loro testimonianze su Franco". I vari interventi sono stati frammezzati dalle letture di alcune pagine del libro a cura della bravissima attrice Daniela Tartaglione. Dell'incontro è stata fatta una diretta fb da Piero Monaldi che ha avuto moltissime visualizzazioni anche dalla Toscana, Piero ha inserito anche video e foto con le più belle parate di Franco Superchi. Un bellissimo video su Superchi: "Il sogno di un bambino diventato realta" è stato proiettato anche durante la presentazione del libro. Si sono registrati poi gli interventi del grande sportivo di Civitavecchia Roberto Melchiorri e di Ivano Iacomelli. Nella sala gremitissima sono stati presenti molti rappresentanti istituzionali del territorio, sportivi e rappresentanti delle varie società sportive territoriali. Oltre ad aver fatto grandi imprese nel calcio Superchi, insieme alla sua eccezionale moglie Anna, hanno creato una famiglia meravigliosa composta da sei figli che si sono affermati in vari ambiti: Giampaolo (dirigente ospedale San Giovanni), Enrico (assicuratore), Laura (preside IC Don Milani), Silvia (professoressa dell'Istituto Marconi, le due gemelle Claudia (manager di una ditta svedese) e Roberta (impiegata al Cup) e tanti bellissimi nipoti. Accanto a un uomo eccezionale come Franco poteva esserci solo una donna straordinaria come sua moglie con cui è sposato da ben 56 anni (più 4 di fidanzamento): "Appena diciottenne mi sono sposata e sono partita con lui: ero la più piccola delle mogli dei cari giocatori e ero timidissima - spuega la signora Anna - è stata dura crescere sei figli, ma ce l'abbiamo fatta perché lui quando era con noi c'era veramente. Oggi siamo orgogliosi e felici dei nostri figli e dei nostri nipoti". Lo scrittore Orlando Baroncelli ha spiegato: "Sto ricevendo molti complimenti per il mio ultimo libro: "Il volo di Superchi" edito da Edizioni Udom e Aldo Udom Avvenuti. Sabato scorso 21 ottobre a Allumiere, alla "prima" nazionale del libro che ho deciso di fare a Allumiere per rendere omaggio nella sua "patria" a Franco Superchi, molte persone sconosciute si sono complimentate con me per la mia scelta di scrivere un libro sulla carriera (e la vita) di Superchi, che durante i 20 anni di attività agonistica è stato certo sottovalutato rispetto alle sue notevoli potenzialità. L'iniziativa di sabato scorso a Allumiere è stato un successo clamoroso: sono state vendute più di 100 copie de "Il volo di Superchi". Durante il buffet offerto a tutti i presenti dalla famiglia Superchi - che insieme al Sindaco Landi ha organizzato perfettamente l'evento - molti mi hanno ringraziato per aver scritto questo libro. Il mio merito è di aver ricostruito il contesto storico in cui si è sviluppata la vita di Franco Superchi durante il lungo periodo 1965-1985 e di aver raccolto le testimonianze di 20 compagni e avversari. Tutto il resto, però, è merito di Franco. Lui è modesto di carattere, ma ha fatto tante cose importanti nella storia della Fiorentina. Ho telefonato a Franco per confermargli quello che avevo detto sabato, e cioè che lui insieme a Claudio Merlo, detto "il Secco" e a Giuseppe "Pino" Brizi (figlio Gianluca Brizi) e all'indimenticabile Beppe Chiappella sono nel podio dei calciatori viola più vincenti di tutti i tempi: Franco è con merito tra i "Campioni viola" e infatti il nostro Museo Fiorentina lo ha già inserito nella relativa "Galleria dei Campioni viola" nel 2016. Ringrazio Marcello Lazzerini per il suo intervento e il moderatore dell'evento Luigi Annibali. Ho scritto questo libro perché nell'aprile del 73 vidi con mio nonno allo stadio la partita in cui la Fiorentina ha battuto 2-1 la Juventus e rimasi colpito da Franco per la sua bellissima maglia verde e dalle sue prodezze. Il primo incontro con Franco l'ho avuto a novembre del 2018, poi sono stato a casa sua diverse volte e per più di 3 anni e mezzo ci siamo sentiti per telefono mentre raccoglievo le testimonianzeVoglio ricordare alcuni dati su Franco Superchi tratti dal mio libro: presenze totali nella Fiorentina 318 (302 reti subite quindi meno di un gol a partita), di cui 227 in serie A (203 reti subite), 6 presenze in Coppa dei Campioni con la Fiorentina; con la Roma 1 presenza in totale dal 1980 al 1984 (quella della festa dello Scudetto a Roma nel 1983); nel Verona dal 1976 al 1980 in totale 142 presenze (152 reti subite), di cui 90 presenze in A (101 reti subite) e 36 presenze in serie B (solo 22 reti subite). Franco ha vestito anche la maglia azzurea: ha giocato, infatti, con la nazionale Juniores, poi con la nazionale Under 23 e con la Nazionale Lega". Il libro prossimamente verrà presentato il 3 novembre vicino Viareggio al Viola Club Stella della Versilia a cui interverrà oltre allo scrittore Baroncelli e all'editore Avvenuti anche Enrico Albertosi; il primo dicembre sarà presentato a Firenze presso "Firenze Art" con Marcello Lazzerini, Massimo Cervelli, il presidente della Regione Toscana: la lettrice sarà Michela Stellabotte; dovrebbe essere presente anche l'ex giocatore Giancarlo AntognoniAlla fine di tutta la manifestazione Franco Superchi ha commentato: "È stata una bella festa bella ed emozionante e ringrazio il sindaco Luigi Landi che l'ha organizzata in modo perfetto. Non mi aspettavo una mattinata così e devo ammettere che mi sono commosso, soprattutto per il tanto affetto che mi hanno mostrato tutti. Non mi sono mai montato la testa e sono rimasto coi piedi ben saldi a terra, perché sono sempre stato consapevole che tutto passa e tutto cambia. Sono rimasto sempre lo stesso. Il momento più bello è stato quando al primo anno da titolare ho vinto lo scudetto con la Fiorentina. Non ho nessun rimpianto perché ho sempre fatto il mio. Sono orgoglioso del mio passato e del mio presente la mia bella famiglia". I figli di Franco Superchi hanno scritto: "Caro babbo, sei il nostro idolo, il nostro campione. A te che ci hai insegnato ad essere onesti e leali, a te che ci hai mostrato quanto il sacrificio, l’impegno e la costanza possano essere gli ingredienti essenziali per raggiungere un risultato di livello, a te che ci hai dimostrato quanto sia importante credere nei propri sogni e provare a raggiungerli, a te che ci hai cresciuti nel rispetto e nell’umiltà, a te che ci hai guidati tutti con poche parole, tanto esempio e sguardi eloquenti e profondi, a te che ci hai spinti a credere in noi stessi e a trovare ognuno la propria strada, senza mai perdere quella più importante: la strada di casa. A te, Babbo, e alla nostra super Mamma che è al tuo fianco da sempre, dobbiamo tutto ciò che siamo e non potrà mai bastare una vita intera per dirvi grazie e onorarvi quanto meritate".
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