CERVETERI - Stavano facendo skitesurf nei pressi del centro Oceano Surf di via delle Margherite a Campo di Mare (Cerveteri) quando, intorno alle 12,30 li ha sorpresi una tromba d'aria, facendogli fare un volo di diversi metri. Uno dei tre giovani, sbalzato per circa 70 metri e sbattuto contro un palazzo, è morto sul colpo. Un altro, sbalzato contro una macchina, è stato invece trasportato con l'elisoccorso in un ospedale romano. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli uomini della capitaneria di porto e i carabinieri. A perdere la vita, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato un giovane di 33 anni che dopo essersi schiantato su un palazzo è finito contro una ringhiera. Immediato l'intervento dei medici del 118 che hanno cercato di soccorrere il 33enne praticandogli il massaggio cardiaco. Ma per lui non c'é stato nulla da fare. I bagnanti che hanno assistito all'incidente hanno riferito ai vigili del fuoco intervenuti di aver visto un vortice d'aria e il surfista, poi morto, fare un volo di 70 metri.
Secondo la ricostruzione della Capitaneria di porto di Ladispoli, dipendente dalla capitaneria di Civitavecchia, intorno alle 12,30-12,45, tre persone che si trovavano nei pressi degli stabilimenti balneari Renzi ed Ocean Surf di Campo di Mare, ancora con l'imbragatura per svolgere kitesurf, sono state letteralmente trasportate dalla forza del vento della tromba d'aria che, a parere degli agenti intervenuti, poteva avere una intensità di 80-90 nodi, con vento a circa 150 chilometri orari. Delle tre persone, uno è ricaduto in spiaggia senza riportare alcun danno fisico. Un altro invece, trasportato a forte velocità dalla corrente d'aria, è stato sbattuto su di un'autovettura parcheggiata sulla Litoranea, alla quale ha distrutto il parabrezza anteriore, il cofano motore e, con la forza del colpo, ha piegato anche il tetto superiore. Il ragazzo, di circa 30 anni, ha riportato notevoli danni fisici, subito accertati dall'ambulanza giunta sul luogo: fratture al femore, alla spalla, allo sterno, forte trauma cranico e molteplici contusioni e tumefazioni. Il terzo ragazzo è stato invece portato dalla corrente d'aria a circa 60-70 metri d'altezza e trasportato verso l'interno, in direzione delle prime case poste sul litorale. Cessato l'effetto della corrente ascensionale, il giovane è caduto verticalmente a terra. Il ragazzo, di 33 anni, nella ricaduta ha colpito, probabilmente, il tetto di un'abitazione e successivamente un'inferriata, per poi finire appeso ad un albero. Dai primi accertamenti medici è emerso subito che per quest'ultimo ragazzo le condizioni erano gravissime, infatti aveva una tumefazione completa a tutto il volto, una gamba completamente rotta e girata su se stessa, un taglio alla gola, nel lato destro, molto profondo, da cui usciva molto sangue; tanto che lo stesso personale dell'ambulanza non ha potuto fare altro che accertare, pochi istanti dopo, il decesso. I militari della guardia costiera dell'ufficio locale di Ladispoli, tutti prontamente intervenuti durante lo svolgersi dei fatti, hanno provveduto a fornire la prima assistenza e a contattare prontamente i soccorsi. Immediatamente si sono anche coordinati con il personale della locale stazione dei carabinieri per isolare la zona dell'incidente e coadiuvare le eventuali indagini da svolgere.
CHE COS'È IL KITESURF:
Il kitesurfing è uno sport relativamente recente, nato nel 1999 nelle calde e ventose acque delle isole Hawaii. È lo sport d'acqua che si sta diffondendo più velocemente in assoluto. Si pratica con un'apposita tavola e aquilone (kite o ala), manovrato mediante una barra di controllo collegata ad esso da due, quattro, o più linee (cavi) lunghi e sottili in dyneema o spectra. le condizioni di vento ideali per i principianti del kitesuf sono comprese tra i 12 e i 24 Kts nodi. L'esperto riuscirà, con l'opportuna attrezzatura, ad usare venti compresi tra gli 8 ed oltre i 40 kts. A differenza, per esempio del windsurf, il kitesurf si può praticare con venti ritenuti deboli, permettendo trick, velocità ed accelerazioni di tutto rilievo.