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CIVITAVECCHIA – «Dopo il danno subito, anche la beffa: multata senza la possibilità di spiegare le mie ragioni». Ne ha abbastanza Laura Re, la titolare del ristorante Pyper di piazza Saffi, finito nel tritacarne di controlli a salvaguardia delle Belle Arti. La sua storia comincia quasi tre anni fa, quando il vento le ha strappato il vecchio gazebo e lei si è fidata di un geometra per l’installazione di un nuovo spazio esterno idoneo. Il professionista, ovviamente dietro compenso, si sarebbe impegnato a farle avere i necessari permessi per l’installazione di una pergotenda, ma nonostante il posizionamento della struttura costata circa diecimila euro, le autorizzazioni non sono mai arrivate. Il trucco Laura lo ha scoperto, ma ormai era tardi: i controlli della Polizia locale hanno portato a una multa e alla chiusura dell’attività per cinque giorni, a ridosso del Natale. Un discreto danno per un esercizio commerciale che lavora prevalentemente nei periodi festivi. Ma la cosa più pesante è l’obbligo di rimuovere la pergotenda: «Mi è stato detto di toglierla - afferma Laura Re - di smontarla e di lasciarla per terra, visto che non ho un posto dove tenerla. Ma posso lasciare per terra una pergotenda da 10mila euro, creando magari un pericolo a piazza Saffi? Sto cercando di venderla, ma non è cosa facile». Per questo motivo la titolare del Pyper, convinta che il provvedimento che colpisce solo la sua struttura e non le altre sia squilibrato ed eccessivo, da lunghe settimane chiede un incontro al sindaco Piendibene: «Sto provando a contattarlo in tutti i modi per chiedergli un po’ di tempo in più per vendere la pergotenda - spiega- ma si rifiuta di ricevermi. La segreteria mi continua a dire che sarà impegnato fino a marzo. La cosa mi indispone non poco: non vuoi aiutarmi? Non farlo. Ma almeno ricevimi. Resto sempre una cittadina che paga le tasse nel Comune che lui amministra».