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CIVITAVECCHIA – Continua a far discutere quanto accaduto giovedì pomeriggio a Santa Marinella tra il direttore generale dell’Ater di Civitavecchia Emiliano Clementi ed il giornalista Paolo Gianlorenzo, colpito con un pugno al volto dallo stesso Clementi e giuficato guaribile in 15 giorni dal pronto soccorso dell’ospedale San Paolo.
Numerosi i messaggi di solidarietà al direttore di Etrurianews, che ha denunciato Clementi per lesioni personali.
«Aggredire un giornalista colpevole solo di fare il proprio mestiere è un fatto inaccettabile, tanto più se a usare violenza è un rappresentante di primo piano delle istituzioni». L’assessore all’Urbanistica, alle Politiche abitative, alle Case popolati e alle Politiche del mare della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli, commenta così il fatto. «Quanto accaduto è assolutamente riprovevole. Bisogna sempre garantire e difendere il pluralismo dell’informazione, indipendentemente dalle opinioni personali. Il dissenso non deve mai e poi mai assumere i caratteri della violenza», ha concluso l’assessore Ciacciarelli.
Sulla stessa linea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Laura Corrotti, presidente della commissione Politiche abitative. «Senza entrare nel merito, ritengo queste modalità non degne per dirimere eventuali incomprensioni – ha spiegato – trovo inoltre imbarazzante che questa vicenda coinvolga un rappresentante di una azienda regionale come Ater Civitavecchia, realtà centrale all’interno di questa parte del territorio: c’è da chiedersi ora se l’attuale Direttore generale Clementi sia la persona giusta per rappresentare una importante struttura come Ater e, più in generale, la stessa regione Lazio».
«Un fatto inconcepibile e increscioso l’aggressione al giornalista Paolo Gianlorenzo, cui va la mia vicinanza e solidarietà – ha aggiunto poi Laura Cartaginese, presidente del gruppo Lega della Regione Lazio – ma è ancora più assurdo che a perdere il controllo in questo modo, e sferrargli un pugno in pieno viso, sarebbe stato il direttore della società Ater di Civitavecchia, come riferito dal diretto interessato agli organi di stampa. Nessuna motivazione può giustificare una condotta violenta, specie da chi ricopre incarichi istituzionali importanti e delicati per conto della Regione Lazio, dove al contrario è indispensabile tenere i nervi saldi».
«Apprendo con stupore e incredulità dell’attacco violento che il “pugile” Emiliano Clemente, Direttore Generale dell’Ater di Civitavecchia, ha sferrato nei confronti del giornalista Paolo Gianlorenzo, a cui invio i sensi della mia più sincera solidarietà». Lo ha sottolineato l’ex vicesindaco di Santa Marinella Gino Vinaccia. «Personaggi del genere – ha aggiunto – non sono degni di rappresentare Enti o Istituzioni Pubbliche. La Regione Lazio intervenga subito, secondo quanto in suo potere».
Diversa la versione del direttore dell’Ater. «È stato lui - ha raccontato Clementi a Corriere.it - a venire al tavolo riproponendo la questione dell’appalto. Dopodiché, prima di tornare al suo tavolo mi ha salutato tendendomi la mano che io ho rifiutato, ed è stato a quel punto che mi ha minacciato dicendomi che me l’avrebbe fatta pagare. Fuori il seguito, è stato lui a provocarmi e per primo a sferrare il pugno». Quest’ultima parte del racconto è stata però smentita da diverse testimonianze.
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