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TARQUINIA - Sulla carta c’erano 12mila ore di lezione per corsi di formazione, che però non sarebbero stati mai effettuati.
Ad accertarlo sono stati i finanzieri della Compagnia di Tarquinia diretti dal capitano Pierluigi Licchetta, che nei giorni scorsi hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia, nei confronti di una cooperativa sociale operante nel settore terziario, il cui amministratore è stato segnalato all’autorità giudiziaria competente per l’ipotesi di reato di indebite compensazioni di crediti inesistenti (art. 10 quater, comma 2 del D. Lgs n. 74/2000).
Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, la cooperativa avrebbe illecitamente utilizzato, in compensazione di debiti tributari relativi agli anni 2020 e 2021, crediti fiscali inesistenti. In particolare, la ricostruzione effettuata nel corso di una verifica fiscale eseguita dalle fiamme gialle di Tarquinia, e le risultanze delle attività investigative espletate, avrebbero fatto emergere uno schema in forza del quale la cooperativa sociale, con sede a Tarquinia, attraverso l’utilizzo di documentazione secondo gli inquirenti “artatamente creata da soggetti terzi e professionisti compiacenti al fine di attestare l’erogazione di corsi di formazione in base al Piano Nazionale Industria 4.0, avrebbe indebitamente compensato debiti contributivi nel periodo di imposta 2022”.
Nel dettaglio, i militari hanno accertato che la cooperativa avrebbe utilizzato, in compensazione di tasse dovute, un credito d’imposta complessivo pari a 113.136,48 euro, in parte finanziato con risorse del Pnrr, maturato da investimenti per la formazione del personale nell’utilizzo di programmi informatici e software, che di fatto non sarebbe mai avvenuta.
I corsi di formazione, infatti, sarebbero stati sostenuti secondo i finanzieri solo cartolarmente, per un totale complessivo di circa 12mila ore.
I finanzieri avrebbero appurato, inoltre, che la documentazione posta a corredo dell’istruttoria - costituita da registri didattici, registri delle presenze, relazioni illustrative dei corsi – sarebbe risultata artefatta e i riscontri effettuati anche alla luce delle numerose dichiarazioni rese dai vari dipendenti, avrebbero permesso di ipotizzare come tali corsi formativi, di fatto, non fossero mai stati somministrati.
In fase di esecuzione del provvedimento sono state sottoposte a sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. disponibilità finanziarie per 72.994,48.
Le indagini esperite dai finanzieri di Tarquinia costituiscono un’ulteriore testimonianza della costante azione del corpo tesa a garantire la corretta destinazione delle ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anche attraverso il contrasto alle frodi in materia di crediti d’imposta.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che "nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna".
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