In un labirinto di connessioni inaspettate, l'ombra della criminalità organizzata sembra allungarsi su una rete di influenze politiche e assunzioni irregolari. Da Bari ad Allumiere, un filo rosso collega questi casi saliti alla ribalta della cronaca, e al centro della ragnatela si troverebbe la società Studio Staff.

IL CASO BARI E IL CLAN PARISI L'inchiesta sull'AMTAB, l'azienda di trasporto di Bari, ha rivelato una rete di assunzioni irregolari, coinvolgendo il clan Parisi. Le parole ai microfoni del Tg1 dell'ex presidente dell'AMTAB, Antonio di Matteo, risuonano sinistre: «sapevamo che per lavorare per le agenzie interinali bisognava che ci fosse dietro un politico, un dipendente dell’azienda o anche un mafioso».

Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, il clan Parisi avrebbe imposto assunzioni tramite l'agenzia Studio Staff, che avrebbe organizzato concorsi truccati per autisti.

IL COLLEGAMENTO CON ALLUMIERE E LA CONCORSOPOLI Qui entra in scena Allumiere. La stessa Studio Staff RU srl è nota per aver organizzato la Concorsopoli di Allumiere nel 2020. Questo scandalo ha visto l'assunzione di decine di politici e amici dei politici, costando il posto e la carriera politica a Mauro Buschini, che si dimise da presidente del Consiglio regionale del Lazio.

Gli atti preparatori di quel concorso si sono svolti nel 2019, e portano la firma di Emanuela Sgamma, all'epoca impiegata del comune di Allumiere, che è doveroso precisare che per questa vicenda non è stata mai indagata. Fu lei, come detto, a procedere all'affidamento diretto alla Studio Staff nel 2019. In seguito ha vinto il concorso da funzionario. Sua sorella, Chiara Sgamma, grazie allo scorrimento della graduatoria, è divenuta una delle più giovani funzionarie del Consiglio Regionale del Lazio.

Questi i fatti: il 2 dicembre 2019, con determinazione numero 366, il responsabile di settore del Comune di Allumiere, Emanuela Sgamma, procede all’affidamento diretto alla Studio Staff R.U. srl per le procedure concorsuali che sono state poi effettuate nel corso dell’anno successivo.

Per la procedura vennero stanziati 23.180 mila euro, importo comprensivo anche dei costi per la prova preselettiva.

Tra l’altro, la Studio Staff R.U. srl, prima di essere scelta dalla Sgamma per lo svolgimento del concorso di Allumiere, negli anni scorsi aveva ricevuto dalla regione Lazio un paio di revoche da incarichi per aver dichiarato il falso (secondo quanto sarebbe poi emerso nel corso di una ispezione proprio dagli uffici della regione).

IL RISVOLTO POLITICO Laura Corrotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha chiesto che la Commissione Parlamentare Antimafia faccia luce su questa situazione, sottolineando come le assunzioni siano diventate uno strumento di potere elettorale: «La stessa azienda interinale al centro dello scandalo concorsopoli di Allumiere, che ha scosso l’intera Regione Lazio durante la giunta Zingaretti, sembrerebbe finita ora anche nelle carte del tribunale di Bari per una analoga vicenda. Sono certa - dichiara Laura Corrotti - che la commissione parlamentare antimafia farà luce su una situazione che nasconde un vero e proprio sistema: assunzioni come strumento di potere elettorale».

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LAURA CORROTTI REGIONE LAZIO (IMAGOECONOMICA)

Chiara Colosimo, presidente della Commissione Antimafia, che all’epoca da consigliere regionale di Fratelli d’Italia fece venire alla luce la “Concorsopoli”, ha chiesto le carte e vuole riaprire il caso.

Alla luce di quanto sta emergendo a Bari, forse andrebbero “rivalutate” in un’ottica diversa le posizioni di Andrea Mori e degli altri membri della commissione, gli unici ad essere finiti sotto processo. Il “pastrocchio” della Concorsopoli di Allumiere era stato studiato bene a tavolino molto tempo prima dell’incarico affidato allo stesso Mori, chiamato a rispondere di circa 80 assunzioni tra Regione e altri comuni del Lazio.

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CHIARA COLOSIMO PRESIDENTE COMMISSIONE ANTIMAFIA (IMAGOECONOMICA)

Oltre tre anni dopo i fatti, tutti i vincitori del “concorsone” lavorano e l’unico che è a casa perché ancora sospeso dal lavoro fino al termine della vicenda giudiziaria (ossia tra qualche anno, ndr) è proprio lo stesso funzionario del comune di Tolfa, che intanto, secondo la Corte dei Conti, non ha prodotto danni all’erario, visto che come detto tutti gli assunti dalla Pisana (e non solo loro) grazie al concorso di Allumiere sono regolarmente in servizio senza che nessuno abbia eccepito alcunché.

A.I.

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