Daspo per due giovani calciatori che nella partita tra juniores under 19 tra Pro Alba Canino e Maremmana, che si è disputata lo scorso15 marzo presso l’impianto sportivo “Gorizio Piermattei” di Canino, avevano dato vita ad una violenta colluttazione con calci e pugni. Non potranno accedere e partecipare alle competizioni sportive per un periodo di 1 e 2 anni.

Di un altro Daspo, per la durata di 3 anni, è stato destinatario un 45enne residente in provincia conosciuto come appartenente alla tifoseria organizzata viterbese, gravato da numerosi precedenti penali e in precedenza raggiunto da avviso orale, condannato nell’ultimo quinquennio per i delitti di rapina, estorsione e porto abusivo di armi. Quest’ultima misura di prevenzione, di natura atipica, introdotta nel 2019 con il c.d. Decreto sicurezza bis, rappresenta uno strumento attraverso il quale viene impedito l’accesso agli impianti sportivi a quei soggetti che, negli ultimi cinque anni, si siano resi responsabili di alcune tipologie di reati, anche se realizzati al di fuori dello stadio o di un palazzetto dello sport, che potrebbero causare possibili gravi ripercussioni sull’ordine e sulla sicurezza pubblica. Nell’ultima settimana, al termine di accurate istruttorie, curate dalla polizia Anticrimine, nell’ambito dei poteri attributi al questore, sono stati emanati anche 6 provvedimenti di divieto di ritorno, sia nel capoluogo che in altri comuni della provincia, per periodi della durata compresa tra i 2 e i 4 anni. Sono state adottate 5 misure di avviso orale, un Daspo urbano, ossia un divieto di accesso alle aree urbane, 2 ammonimenti per atti persecutori e violenza domestica.