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S. MARINELLA – Coalizione Futuro si schiera a fianco del Pd e dell’amministrazione comunale, nelle critiche verso la giunta regionale Rocca, che dopo due anni ancora non ha presentato una convenzione che regoli la gestione del castello, unico polo museale di Santa Marinella.
“La Regione Lazio – dice in una nota Coalizione Futuro - che ne è proprietaria, intende disporne a suo piacimento, nel nuovo spregiudicato stile trumpiano oggi imperante, ignorando che il castello, prima ancora di essere proprietà della Regione, è un bene comune che interessa non solo i cittadini di Santa Marinella, ma tutti coloro che ne riconoscono la bellezza e la monumentalità storica. Dal canto suo, il Comune però non ha saputo assicurare una continuità di gestione culturale ed economica tale da garantire la messa in sicurezza sia delle attività archeologiche, storiche ed artistiche del sito, che dei posti di lavoro. L’anno scorso, gli artigiani presenti al castello, unici lavoratori residenti a Santa Marinella, hanno dovuto forzatamente abbandonare la loro occupazione e oggi sono in forse anche altri lavoratori. Sembra che la Regione non voglia davvero puntare sul castello per farne il grande volano dello sviluppo culturale ed economico della nostra città. Si vorrebbe trasformare la storia antica e moderna, la bellezza, l’arte e la natura del nostro maniero in un grande business consumistico alberghiero e di ristorazione esclusivo. Noi ci opponiamo a tutto ciò e chiediamo a gran voce che la convenzione venga discussa in commissione castello, in consiglio comunale e nelle piazze della nostra città, perché prima del diritto di proprietà da parte del castello esiste lo status di bene comune, ovvero bene a disposizione di tutti. Ovviamente bisogna lavorare sodo per creare le giuste sinergie al fine di inserire il bene in un circuito virtuoso di fruizione regionale e non solo. Non ci si può ricordare del castello solo nel tempo prossimo alla stagione estiva perché c’è la necessità di creare una cabina di regia che coinvolga tutte la parti in causa per mettere a punto una programmazione culturale di valore, per tutte le età e le esigenze e, soprattutto, per 12 mesi all’anno. Chiediamo al Sindaco, all’assessore alla cultura e a tutti i consiglieri, la convocazione di un consiglio comunale straordinario e invitiamo tutte le associazioni culturali della città e i cittadini che hanno a cuore il bene a farsi portatori di una nuova idea di castello”.
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