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CIVITA CASTELLANA – E’ ritornato nella casa del Padre, don Giovanni Giampietro missionario Pime “Fidei Donum”.
Lo rende noto la diocesi della Città delle ceramiche, che scrive: «In comunione di preghiera di suffragio per il caro don Giovanni, la diocesi è vicina con affetto al fratello don Italo Giampietro, parroco a Mazzano Romano della diocesi di Civita Castellana. Don Giovanni Giampietro, missionario Pime “Fidei Donum”, che lavorava da oltre 50 anni ad Hong Kong, ieri 11 giugno è ritornato al Padre. Don Giovanni era nato a Marsicovetere (PZ) il 31/3/1934. È stato ordinato sacerdote il 21/6/1958. Tre verbi hanno caratterizzato il suo ministero di missionario “fidei donum”: Custodire: la tradizione della sua Chiesa; Portare: l’esperienza di fede della sua comunità; Accogliere: la ricchezza della diversità del popolo ospite. Don Giovanni ha donato il suo tempo, le sue energie e la sua mente per annunciare la Parola di Dio.
Non è stato un operatore del vangelo solitario, ma ha compiuto il suo mandato in nome e per conto della Chiesa che lo ha inviato. Come missionario ha fatto una scelta preferenziale per i poveri e gli esclusi e attraverso l’azione pastorale, nel diffondere il Vangelo e i suoi valori di solidarietà, amicizia e dialogo. Sono oltre 10mila i missionari italiani nel mondo. Sacerdoti, religiosi, suore ma anche laici, in tutti gli angoli della terra per dare il loro aiuto ma soprattutto la loro testimonianza cristiana. Sono in Africa, Asia, America Latina, Oceania, ma anche nella vicina Europa, divenuta anch’essa, soprattutto a causa della crisi economica, “terra di missione”. La Chiesa nasce missionaria ed è missionaria per vocazione. Don Giovanni faceva parte del Pime, un centro di cultura e animazione missionaria promosso dal Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), istituto che dal 1850 invia missionari in tutti i continenti per annunciare il Vangelo gettando un ponte di amicizia tra i popoli del mondo. Dalla sua fondazione fino ad oggi il Pime ha visto ormai più di 2000 suoi missionari partire per i posti più lontani. E succede ancora oggi: attualmente i missionari del Pime sono circa 425 e svolgono il loro ministero in 19 diversi Paesi.
La missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. La chiamata di Dio alla missione è un dono e richiede una risposta di donazione per essere missionari nella vita di ogni giorno.
Purtroppo, nel mondo i missionari devono inevitabilmente affrontare sofferenze e persecuzioni, perché si scontrano con i poteri forti di questo mondo, nei luoghi dove le comunità cristiane subiscono minacce e continue sopraffazioni, emarginati nella loro missione dall’intolleranza religiosa, violentati nel loro credo, di conseguenza i missionari non possono mai chiudersi in sé stessi, ma vanno oltre i propri confini, «chiamati a far risplendere la parola di verità», ed arricchire di significato l’azione missionaria e così spargere nel mondo il buon profumo di Cristo. “Avrete forza dallo Spirito Santo - conclude la nota della diocesi di Civita Castellana - che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At 1,8)”».