«Il nostro obiettivo è, da sempre, quello di ripristinare la legalità: gli interventi di ieri mattina nelle case occupate nel quartiere San Faustino di Viterbo vanno esattamente in quella direzione. Niente di straordinario, dunque, ma un atto dovuto, nei confronti della città e di chi, pazientemente e rispettosamente, attende il suo alloggio, in graduatoria».
Il presidente dell’Ater di Viterbo, Diego Bacchiocchi, spiega così l’operazione a San Faustino, sottolineando che «si tratta di situazioni antiche, sul nostro tavolo da anni. Poi, complice anche il Covid, tutto si era fermato, ma ora non potevamo più aspettare: la legalità va ripristinata, pur comprendendo le difficoltà delle famiglie che da oggi si troveranno senza un tetto. Lo dobbiamo - ha aggiunto Bacchiocchi - ai tantissini cittadini che aspettano, senza usare la forza e la prepotenza: come istituzione, non possiamo avallare occupazioni abusive a discapito di persone che sono in graduatoria da anni».
L’iter, adesso, è semplice, sottolinea Bacchiocchi: «Come prima cosa, saranno eseguiti lavori, per ripristinare le condizioni di abitabilità degli alloggi, compromesse da anni di abusivismo. Successivamente, riconsegneremo gli alloggi al Comune di Viterbo, che procederà all’assegnazione secondo le graduatorie».
Infine, un ringraziamento.
«Per l’operazione di stamani - conclude Bacchiocchi - ringrazio, per la collaborazione e per la loro professionalità, le forze di polizia, il sindaco, il prefetto e i dipendenti dell’Ater presenti sul posto: un’azione sinergica e collaborativa, che ha permesso di riprendere il cammino verso la legalità»