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CIVITAVECCHIA – Quando ha favorito il bancomat per pagare e il tentativo non è andato a buon fine, i gestori di un noto ristorante di pesce che si trova su via Duca D’Aosta hanno subito fiutato il pericolo. Sono bastati pochi sguardi per capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto. «Che succede? Stranamente il bancomat non funziona. Eppure prima l’ho usato e funzionava. Ma guarda, neppure posso pagare in contanti perché non ho soldi con me. Facciamo una cosa: prelevo al bancomat e porto qui il denaro che serve per pagare il conto». Solo che questa volta i titolari del ristorante non si sono del tutto fidati. Uno che entra e mangia pesce a volontà, poi al momento di pagare esibisce un bancomat che non funziona, di sicuro non si presenta nel migliore dei modi. Tra l’altro quel cliente in quel locale non si era mai visto. Va bene quindi prelevare all’erogatore di banconote, ma “sotto stretta sorveglianza”. Alcuni dipendenti del ristorante hanno accompagnato “Eolo” al vicino ufficio postale dove avrebbe dovuto prelevare denaro contante, ma guarda caso neppure l’erogatore di banconote ha dispensato alcunché. Niente soldi, niente prelievo, niente saldo al ristorante. E cosa si fa in questi casi? Sempre la stessa cosa: si incrociano le dita e ci si fida. Eolo finge come al solito di essere sorpreso, racconta di non essersi mai trovato in una situazione simile e si impegna a tornare il prima possibile per pagare il conto. Ma non lo fa: anche questa volta sparisce nel nulla. O quasi. Le telecamere di videosorveglianza in questo caso lo hanno immortalato a dovere: è calvo, ha poco meno di 50 anni, veste bene e si accompagna a un’altra persona. I dispositivi di sorveglianza hanno inquadrato anche la sua auto, una Mercedes Classe A di colore nero. Ce n’è abbastanza per chiudere il cerchio intorno a Eolo, il cliente che nessun ristoratore vorrebbe incontrare.