LADISPOLI – Dopo aver invaso la costa e soprattutto la palude di Torre Flavia, il granchio blu continua la sua avanzata anche nei corsi d’acqua interni. L’altra mattina alcuni ospiti alieni sono stati ritrovati nel fosso Sanguinara (nella foto a destra), tra il quartiere Cerreto e la via Aurelia. Una segnalazione che conferma quanto il fenomeno sia in rapida evoluzione e sempre più preoccupante. Gli esemplari americani hanno già creato squilibri importanti nell’oasi naturalistica come confermato dal gestore e referente scientifico per conto di Città Metropolitana: «Parliamo di un grandissimo predatore del fondale – spiega Corrado Battisti – perché attacca tutto ciò che trova: crostacei, molluschi, animali con conchiglia. Questo per noi rappresenta un grosso problema. Tre anni fa abbiamo trovato le prime femmine cariche di uova nei canali davanti a Torre Flavia. Da quel momento la loro presenza è esplosa. Il granchio blu è noto per la sua aggressività e capacità di adattamento. Scava tane negli argini dei fossi, accelera l’erosione delle sponde e minaccia la biodiversità acquatica». La velocità con cui si riproduce lo rende una vera e propria specie infestante. «L’unica soluzione è quella di continuare a catturarne il più possibile – aggiunge lo stesso Battisti – non ci sono altre soluzioni. Abbiamo allertato le autorità preposte, speriamo possa esserci un freno in vista della stagione estiva».

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