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CIVITAVECCHIA – Non accenna a placarsi la polemica su via Massimo D’Azeglio dopo la decisione dell’amministrazione comunale di rendere a senso unico, nel tratto dall’ex GeDiLa all’ospedale, la via continua a dividere la cittadinanza e il dibattito si sposta sui social. Tutto è partito da un video pubblicato venerdì da un utente che mostrava il caos e il traffico su viale Europa, viale Villotti e Mediana dando la colpa alla decisione presa dall’amministrazione comunale. Il post è stato poi condiviso anche dal consigliere comunale di opposizione Mirko Mecozzi sulla propria pagina social e i commenti si sono moltiplicati.
«Non ci sono parole - scrive un cittadino - per definire il caos che si è creato con questa scelta, invece di migliorare una situazione già critica è stata peggiorata. Per chi è costretto ad attravarsare la mediana è diventato un grande problema», «Credo - scrive un altro utente - che non ci sia stato nessuno studio preventivo sperimentale per l'istituzione del senso unico e che tale decisione sia stata assunta solo per dare soddisfazione alla iniziativa del giovane consigliere comunale che voleva fare qualcosa di buono per la circolazione stradale Comunque la revoca di un provvedimento rientra nelle facoltà di chi lo ha emesso e un ammissione di errore è certamente più onorevole di quello di perseverare». Anche il consigliere di opposizione Luca Grossi, che in un comunicato a firma congiunta con il collega Antonio Giammusso aveva criticato la scelta ha condiviso il post ricordando: «Avevamo provato a dire anche pubblicamente ciò che sembrava ovvio. Togliendo quella via di deflusso tutto il traffico sarebbe finito sulla rotatoria di "Corradina" peggiorando anche la viabilità della Mediana. L’amministrazione è andata avanti non trovando soluzioni alternative. Ora davanti alle proteste di molti cittadini credo che, al di là delle difese d ufficio come quella di Giancarlo, riapriranno quella via. Speriamo di non dover aspettare ancora molto per questa sperimentazione».
Una sperimentazione di cui aveva parlato il consigliere comunale del M5S Lucia Aprea che aveva rassicurato sul fatto che, in caso di fallimento dell’iniziativa, si sarebbe fatta una marcia indietro. Anche il consigliere di maggioranza Giancarlo De Gennaro ha commentato: «Lì, in alcuni momenti della giornata, il traffico era identico. I posti auto in più sono più di venti. La via d'accesso verso l'ospedale su via D'Azeglio, spesso rallentata, ora è libera. E, coloro che non percorrono strade alternative, perdono tre o quattro minuti. Comunque il finanziamento e la rimozione del marciapiede lato monte restituirà il doppio senso. Sono le stesse critiche che all'inizio hanno accompagnato la nascita delle isole pedonali. Spero di avervi tranquillizzato».
Immediata la replica di alcuni utenti: «Probabilmente - scrive una cittadina - lei ha la fortuna di non dover affrontare quel tratto di strada in momenti critici, come ad esempio la mattina, magari fossero solo tre minuti, dove ogni alternativa è ed era già critica, quel tratto di strada riusciva a "smistare" il traffico ora crea ancor più caos nel caos, è un dato di fatto». Un altro invece sostiene che, in quel tratto, «quel traffico in quella zona dalle 16 alle 19 non c’è mai stato e glielo posso assicurare».
Ma il consigliere del M5S Flavio Fustaino, spiega: «Tutti i provvedimenti non sono fini a se stessi e seguono un iter ben preciso. Si parte dall’indirizzo politico, poi la palla passa agli uffici tecnici che con il loro personale verificano la fattibilità, se si supera anche questo step si arriva alla Polizia locale che fa tutte le analisi del caso e soltanto dopo si dà l’ok. Il provvedimento di via D’Azeglio ha seguito questo iter, quindi c’è stato uno studio sul traffico e sono state raccolte segnalazioni. Ricordo infine che tutti gli atti sono firmati dal Sindaco quindi vuol dire che tutta la maggioranza li approva». Diverse anche le segnalazioni di persone che, consapevolmente o inconsapevolmente, imboccano la strada in controsenso. La palla ora passa all’amministrazione che dovrà decidere se fare un passo indietro o continuare con la sperimentazione.
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