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MONTALTO - Anche il consiglio provinciale ha detto no alla “eccessiva produzione di impianti Fer” nella Tuscia.
Il voto è avvenuto questa mattina nell’assemblea voluta dal presidente Alessandro Romoli che aveva preso impegno con l’amministrazione comunale di Montalto di Castro.
«Come commissario di Forza Italia di Montalto e Pescia ho partecipato alla doppia seduta pubblica del consiglio provinciale e successiva assemblea dei sindaci - spiega Giovanni Corona - All’ordine del giorno una delibera, approvata all’unanimità. Ringrazio la sindaca Emanuela Socciarelli che era presente in rappresentanza del nostro Comune, per un altro importante passo verso la tutela del territorio, questa volta a livello provinciale, dopo il consiglio del 26 novembre a Montalto. Il presidente Romoli ha spiegato che nonostante il 78,8% degli impianti esistenti del Lazio sia solo nella nostra provincia, la situazione è preoccupante poiché ci sono in itinere 718 pratiche di cui 87 per impianti eolici e 610 per impianti fotovoltaici a terra. E’ su questa base che a seguito dell’entrata in vigore del “decreto aree idonee” del Ministero dell’ambiente del luglio 2024, le regioni si dovranno esprimere, entro fine anno, pubblicando le scelte future in campo energetico e ambientale».
«Dall’assemblea dei sindaci - spiega Corona - è uscito un messaggio unitario: chiedere alla Regione Lazio di mettere la Tuscia tra le aree “non idonee” alla realizzazione di ulteriori impianti».
«Si è discusso anche della Carta Nazionale Aree Idonee relativa al deposito nazionale di scorie nucleari - spiega Corona - dove a breve il presidente Alessandro Romoli si è impegnato a convocare il consiglio provinciale e assemblea dei sindaci portando un documento che racchiuda in modo totalitario tutto il grande lavoro fatto in questi anni per evitare anche questa nefasta possibilità per la Tuscia. Stessa cosa per il tema “discariche” dove prima di Natale ci sarà un consiglio provinciale aperto ai sindaci. Grazie al presidente Romoli la tutela della nostra provincia è al primo posto. Continueremo in queste battaglie per la salvaguardia del territorio».
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