FIUMICINO - Era in volo da Bangkok a Fiumicino, ma quando è atterrato allo scalo aeroportuale “Leonardo Da Vinci” è stato beccato con la droga in valigia: I carabinieri della Compagnia aeroporti di Roma, in collaborazione con personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno arrestato in flagranza di reato un 45enne malesiano, incensurato, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa nasce a seguito di un controllo della lista passeggeri su una tratta considerata a rischio per il traffico internazionale di droga, tra le quali anche quella Roma-Bangkok. Appena atterrato a Fiumicino, proveniente appunto da Bangkok, l’uomo è stato subito individuato, fermato e controllato, e sul suo bagaglio che aveva imbarcato in stiva, tra i vestiti ed altri effetti personali, sono stati rinvenuti oltre 20 chili di marijuana, suddivisi in buste di cellophane termosaldate.

La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 300.000 euro.

I Carabinieri sono tuttora a lavoro per capire se si tratti di un caso isolato o se il sequestro dello stupefacente sia da inserirsi in un più ampio contesto da indagare. A seguito dell’arresto, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’arresto è stato convalidato e si precisa che l’indagato non può essere considerato colpevole fino a quando la sua responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.