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Viterbo ospita fino a domani la reliquia del Beato Rosario Angelo Livatino, martire di giustizia e fede per iniziativa della Diocesi di Viterbo.
La camicia in strida di sangue del giudice ucciso dalle mafie è arrivata oggi pomeriggio alle 15 in Questura accolta da questore Luigi Silipo e poi alle 16 è giunta in Prefettura.
In Piazza del Plebiscito, ad accogliere la reliquia del Beato era presente il vescovo, monsignor Orazio Francesco Piazza, il prefetto Gennaro Capo e la sindaca di Viterbo Chiara Frontini.
All’interno della sala della Prefettura si sono invece svolti i saluti istituzionali introdotti da don Massimiliano Balsi, vicario episcopale per la cultura, formazione e tradizione a cui hanno fatto seguito i saluti del vescovo, del prefetto e del prof. Giuseppe Notarstefano presidente dell’Azione Cattolica Italiana.
«Un momento importante di grande testimonianza quella di Livatino - ha detto il monsignor Piazza - Oggi abbiamo la gioia di avere tra noi la testimonianza di un uomo che ha speso la sua vita per la legalità e la giustizia consapevole che con la sua condotta integerrima l’avrebbe condotto alla morte». In sala erano presenti le più alte cariche civili e militari e religiose del territorio con alcuni sindaci della provincia.
Nella conclusione, il vescovo ha ricordato come «la testimonianza di Livatino, diventa per tutti, oggi, un invito a lavorare bene per il bene di tutti, ognuno nel proprio ambito e nel proprio lavoro adoperandosi per far crescere la legalità e la giustizia sociale.
In serata si è svolta la fiaccolata della legalità, una marcia silenziosa da Piazza del Comune alla Cattedrale con la presenza dell’alfiere della Repubblica Ferrante e del Magistrato Scipio. Al termine è stato possibile venerare in modo personale la sacra reliquia.
La giornata di domani sarà invece dedicata agli incontri con il mondo Universitario e degli studenti presso l’aula magna dell’Università alle 9.30, della Giustizia presso il Tribunale di Viterbo alle 12, nel pomeriggio il Convegno presso il Palazzo dei Papi alle 16 dove oltre al vescovo Piazza prenderà parte il capo di gabinetto del ministro della Giustizia Piccirillo. La sera alle 21 in Cattedrale una veglia di preghiera animata dalla Pastorale familiare e giovanile aperta a tutti. Domani, dopo la celebrazione alle 9 presso il seminario di Viterbo, si concluderà la peregrinatio.
Livatino è stato ucciso il 21 settembre 1990 sulla strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, in corrispondenza del viadotto Gasena nel territorio di Agrigento, mentre si stava recando senza scorta in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra.
Papa Giovanni Paolo lo definì “martire della giustizia e indirettamente della fede”.