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L’operazione di disinnesco della bomba di via Alcide De Gasperi è stata paragonata dagli artificieri dell’Esercito un’operazione chirurgica. L’ordigno presentava infatti tre spolette e quindi era ad alta pericolosità. A spiegare le operazioni per renderla innocua il colonnello Gian Basilio Profiti: «Nella prima fase avverrà rimozione delle spolette che qui sono tre - ha detto - Tolti questi congegni, verrà trasportata con un autocarro a Monte Romano dove verrà svuotata del carico esplosivo. Ci sono 1300 chili di esplosivo all’interno. Verrà usata la tecnica della lisciviatura: con acqua calda ad alta pressione, sarà svuotato l’ordigno, recuperato l’esplosivo e rimosso definitivamente dal contenitore».
Il colonnello Profiti ha sottolineato che questo è un ordigno «un po’ particolare, il sesto del genere recuperato in Italia». L’ufficiale ha poi sottolineato che per il buon successo dell’operazione servono «coraggio, professionalità, addestramento, consapevolezza dei rischi e attrezzatura ad alta tecnologia»