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Due aggressioni in poche ore e quattro agenti di polizia penitenziaria feriti. Il tema della sicurezza a Mammagialla torna alla ribalta dopo i due casi denunciati dai sindacati Fns Cisl e Uspp. Stando a quanto riferisce la Fns Cisl in una nota del segretario Massimo Costantino, un detenuto per futili motivi ha aggredito il vice sovrintendente e un assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria di procurando lesioni ad entrambi che, medicati al pronto soccorso, sono stati refertati entrambi con 15 giorni di prognosi. Il segretario provinciale Uspp Mauro Bernabucci parla di due aggressioni in un giorno e oltre a quella già citata, denuncia che durante una visita psichiatrica, un detenuto italiano già reo di altri atti come tentativi di suicidi, mentre veniva accompagnato dagli agenti, improvvisamente ha dato una forte spinta facendo cadere un agente e ha aggredito l’altro agente con una lametta rudimentale ferendolo al volto. L'agente caduto è riuscito a rialzarsi e, nel cercare di immobilizzarlo, ha subito una botta alla spalla. Anche questi due agenti sono stati refertati mentre il detenuto è stato collocato in una cella per soggetti con problematiche.
«Abbiamo apprezzato nei giorni scorsi la visita e il confronto con il sottosegretario Del Mastro presso il carcere di Viterbo - dice Bernabucci - tuttavia i problemi che si stanno vivendo all’interno di questa struttura sono oltre ogni limite di sopportazione, la popolazione detenuta ha superato le 640 presenze, che l’organico denuncia sempre una carenza del 40% in meno rispetto alle 343 unità previste sulla quale l’incremento previsto dal Da di 7 unità non copre gli oltre 50 prepensionamenti avvenuti in due anni. Il carcere è allo stremo e regge solo grazie alla buona volontà di chi è rimasto nel totale abbandono dell'amministrazione». Per l’altro sindacato, la Fns Cisl Lazio, occorrono urgenti e radicali interventi perché il personale è stremato e così non si può continuare, servono ora come non mai solo atti concreti. «Purtroppo dobbiamo segnalare che nella previsione di aumento della dotazione organica del carcere di Viterbo l’amministrazione regionale ha previsto un incremento di solo 7 unità rispetto alla proposta della Fns Cisl Lazio di 17 unità. Le modifiche proposte dalla Fns Cisl Lazio per il carcere di Viterbo erano state effettuate tenendo conto della relazione illustrativa del Dap sulla previsione di nuovi reparti detentivi inclusa nel Fondo complementare al Pnrr tra cui vi è inserito il carcere di Viterbo». Secondo Costantino a Viterbo mancano più di 60 unità. «Per la Fns Cisl Lazio - prosegue il segretario - non bastano le 7 unità che il Prap Lazio, Abruzzo e Molise ha previsto per tale sede poiché rappresentano solo granelli di sabbia in un oceano. Tale previsione è una beffa in quanto servono interventi urgenti per le carceri e non solo palliativi perché così facendo a rischiare sono solo il personale di polizia penitenziaria».