CIVITAVECCHIA - Non si fermano i guai giudiziari per il calciatore civitavecchiese Marco Paoloni. L’ex portiere della Cremonese, già coinvolto nello scandalo del calcio scommesse, è stato condannato dal Tribunale di Civitavechia per l’accusa di stalking. La sentenza è arrivata l’altro giorno, e chiude di fatto una vicenda che era nata poco dopo l’esplosione dello scandalo scommesse. Da quel momento in poi, secondo quanto ha raccontato l’ex moglie del calciatore civitavecchiese, è iniziata una sorta di persecuzione nei suoi confronti, forse dovuta anche alla dipendenza dal gioco dello stesso Paoloni, peraltro ammessa più volte da lui stesso.  Secondo l’accusa, questa dipendenza ha raggiunto livelli insopportabili e che lo avrebbe portato ad avere comportamenti considerati persecutori dalla sua ex donna, fino a costringerla a sporgere denuncia nei confronti del marito. Da quel momento è partita un’indagine che ha portato prima all’iscrizione sul registro degli indagati da parte della Procura locale dell’ex portiere grigiorosso, poi al rinvio a giudizio e quindi al processo. Procedimento che, come detto, si è concluso l’altro giorno con la sentenza di condanna emessa dal giudice del tribunale di via Terme di Traiano. Proseguirà invece il 10 dicembre l’altro processo dove Paoloni è imputato, quello appunto riferito alla vicenda del calcio scommesse. Per quella data è stato fissato un incidente probatorio, voluto dalla Procura di Cremona, che vedrò protagonista lo stesso portiere.