Facchini, autisti e montatori di Mondo Convenienza in sciopero da oltre 110 giorni a Campi Bisenzio: da Viterbo piena solidarietà di Tuscia in lotta che, ieri mattina, è stata in presidio davanti la sede sulla Cassia Nord con Si Cobas, Comitato di lotta Viterbo e Cobas Viterbo.
Dal 30 maggio vanno avanti ad oltranza le proteste e lo stato di agitazione del personale di Mondo Convenienza della sede toscana che ha dato il via a sit-in e scioperi che sono proseguiti a Roma, Bologna, Torino e si stanno diffondendo un po' in tutta Italia. Oggetto del contendere sono la mancata applicazione del contratto nazionale Logistica e Trasporti a fronte di un regolamento aziendale interno che è, di fatto, un'eccezione al trattamento economico ufficiale (con tariffe orarie di 6,80 euro lorde); l'assenza di marcatempo per valutare le reali ore lavorate da pagare; l'indennità da trasferta solo su base mensile; 25 licenziamenti già avvenuti. Tuscia in lotta critica anche i sindacati confederali malgrado i primi risultati ottenuti e derivanti dall'incontro di due giorni fa, a Roma, tra la direzione di Iris Mobili/Mondo Convenienza e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che sono il ritiro del regolamento aziendale ed il passaggio a trattativa dal contratto Multiservizi a quello della Logistica. «Da oltre 110 giorni è in corso la vertenza di Mondo Convenienza – dice Enzo Morleschi, responsabile di Tuscia in lotta – che è partita dal magazzino di facchinaggio ed assemblaggio di Campi Bisenzio per fatti come tariffe di 6,80 euro lordi all'ora e turni lavorativi fino a 15-16 ore per i montatori ed i facchini. Partendo da basilari elementi di contrattazione è partita questa lotta di tutti gli iscritti al sindacato Si-Cobas che hanno fatto alcune richieste sulle quali l'azienda è rimasta sostanzialmente indifferente all'inizio ma, poi, ha addirittura cercato di rompere questa iniziativa. Ci sono stati cinque tentativi di sgomberi della polizia, anche pochi giorni fa, ma il picchetto va avanti senza sosta». E', quindi, una situazione sempre più difficile e, Tuscia in lotta, solidarizza completamente. Nel corso del sit-in di ieri mattina Enzo Morleschi ha spiegato i motivi della lotta con tutti gli attivisti che avevano cartelli con varie scritte tra cui “Mondo Convenienza, la vostra forza è lo sfruttamento”, parafrasando il moto dell'azienda. «Oltre all'adeguamento di salari ed orari – continua Morleschi – l'azienda non ha voluto nemmeno i marcatempo che servire a valutare oggettivamente la tempistica effettiva del lavoro per i relativi pagamenti. A Viterbo c'è una mobilitazione che segue quella di tante altre parti d'Italia ma avevamo già fatto un volantinaggio a favore dei lavoratori. I presidi sono stati soprattutto nei punti in cui c'è il montaggio ed il facchinaggio da cui, poi, partono i mobili inviati in tutte le sedi d'Italia. E, ora, molte sedi sono sfornite». Nel complesso, Tuscia in lotta vuole l'applicazione del contratto nazionale della Logistica, applicata in altre grandi imprese ma non in questo caso, quindi l'applicazione dei marcatempo e rilanciare le normali relazioni sindacali.
«Su Viterbo continueremo a presidiare e lotteremo contro ogni accordo minimalista come quello di due giorni fa dei sindacati confederali che, di fatto, non cambia nulla». Il 20 ottobre ci sarà lo sciopero nazionale dei dipendenti di Mondo Convenienza.