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E’ definitiva la condanna a sette anni e mezzo di reclusione per A.R., il fidanzato di Valentina Rubino, la 24enne che la notte di martedì grasso di due anni fa rimase coinvolta in un incidente stradale sulla Cimina. L’auto, su cui viaggiava insieme a un’altra coppia di amici, intestata alla ragazza, era guidata dal fidanzato ubriaco. Giunta all’altezza del chilometro 11 nei pressi del bivio per San Martino, l’auto sbandò e finì fuori strada. Valentina giunse all’ospedale di Belcolle in condizioni gravissime e morì quattro giorni dopo. Ferita gravemente anche l’altra ragazza che era con loro. Il fidanzato qualche giorno dopo confessò: “Ero io al volante. Sono sopraffatto dal dolore e dal rimorso”. La Cassazione ha confermato in questi giorni la sentenza d’appello che a sua volta recepiva la sentenza di primo grado. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Mazzatosta, ha beneficiato dello sconto di un terzo della pena in virtù della scelta del rito abbreviato.