È nato Numero Verde Tuscia per segnalare le emergenze ambientali e faunistiche presenti nel territorio. Dal 1° ottobre sarà possibile effettuare le segnalazioni di discariche abusive o animali abbandonati e maltrattati, solo per fare qualche esempio, mandando al numero 392.1879288 un messaggio whatsapp con video, foto e posizione, consentendo alle istituzioni competenti d’intervenire secondo la priorità dei vari casi. A presentare il progetto ieri nella sala conferenza di Bic Lazio a Valle Faul, sono stati Federico Burratti, presidente dell’associazione Il Cinghiale bianco, Mauro Chiarle, presidente di Enpa Viterbo e Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con Amore e di Emporio solidale di Viterbo. I tre soggetti, secondo le proprie finalità, hanno fatto sinergia e fondato Numero Verde Tuscia. Federico Burratti ha detto che «riavvicinare persone con diverse attività pubbliche come la pulizia di discariche abusive, spiagge, fiumi, boschi, parchi e avere coinvolto un sacco di giovani con passeggiate in mezzo alla natura, in questi anni di attività, è stato importante. Ci siamo resi conto, però, che mancava qualcosa per riavvicinare le persone, per essere partecipi di attività specifiche in senso civico. Abbiamo deciso di colmare questa mancanza con un numero agevole, raggiungibile con whatsapp. Siamo una rete capillare e unita. L’Enpa di Viterbo e Viterbo con amore hanno sottoscritto con noi un protocollo d’intesa per redigere il progetto». Mauro Chiarle ha spiegato che «da 15 anni sono presidente provinciale Enpa. Ho visto che questa nostra missione di protezione nei confronti degli animali poteva sposarsi bene con il progetto richiestoci da Il Cinghiale bianco. Vorremmo intervenire in tutte le situazioni come l’abbandono e lo smarrimento dei randagi: il numero whatsapp è quindi una grande opportunità. Il Cinghiale bianco pensa all’ambiente, Viterbo con amore alle famiglie e noi agli animali». «Dopo la segnalazione - ha continuato il presidente Enpa - parte l’iter per interventi istituzionali di chi è preposto: sindaci, prefetti, polizia locale e carabinieri e altre forze dell’ordine. Portiamo all’istituto di zooprofilassi la carcassa della vittima per le analisi, mentre noi abbiamo i nostri veterinari. La risposta delle analisi arriva poi alla Procura, ai sindaci e alla prefettura che agiscono. Quindi si fa bonificare la zona segnalata». Domenico Arruzzolo ha ricordato che «da tre anni gestiamo l’Emporio solidale con Viterbo con amore. Il numero verde non vuole essere alternativo ma sussidiario all’azione delle istituzioni. Siamo nati nel 2001 e abbiamo sempre creduto che unire le forze nel mondo del terzo settore e volontariato porta risultati. Ci siamo anche detti, come possiamo essere d’aiuto in questo progetto? Da 4 anni facciamo un’attività nelle scuole parlando di spreco alimentare, andiamo presso panifici e supermercati e recuperiamo il cibo portandolo nell’Emporio. Questa attività nel mondo scolastico significa informarli, i risultati ci sono, i ragazzi ci ascoltano. Il ministro Valditara ha rimesso l’educazione civica nei programmi scolastici: c’è anche la tutela dell’ambiente e il rispetto degli animali. Qualsiasi dirigente scolastico può aderire alla proposta progettuale, noi siamo competenti per la promozione della cittadinanza attiva nel progetto del numero verde».

Il consigliere comunale Giancarlo Martinengo, in rappresentanza della sindaca Frontini, ha detto che «questo progetto che si sta concretizzando va verso la sostenibilità e i traguardi non si possono raggiungere da soli. Si sono unite tre associazioni che rispecchiano tre settori diversi ma che si uniscono in un unico progetto: educazione, partecipazione attiva e risultato. Il numero verde è la sintesi di questa collaborazione».