Nascondevano una pistola e due ordigni artigianali in cucina. Per questo due tunisini di 31 e 50 anni sono stati arrestati venerdì dai carabinieri che, nell’ambito di un blitz nel centro storico di Civita Castellana, hanno arrestato anche un 28enne.
L’operazione si inserisce nell’ambito dei servizi disposti dal Comando provinciale carabinieri di Viterbo. Il blitz nel centro storico e nelle zone più periferiche è una risposta ai fatti degli ultimi giorni (l’ultima aggressione è avvenuta in piazza Duomo con un machete). Sono stati impiegati 40 militari e 20 autovetture, con il supporto di equipaggi del Nucleo operativo e radiomobile e di militari del Reparto operativo di Viterbo. Sono stati controllati 43 veicoli e 96 persone e, come detto, arrestate 3 persone.


In particolare un cittadino tunisino di 28 anni è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Fermato con altri connazionali in un’autovettura in uscita dal centro città, al controllo dei carabinieri è andato in escandescenza inveendo contro i militari e cercando di colpirli con calci e pugni, ma è stato subito bloccato. Durante i controlli nel centro storico, inoltre, è stato rinvenuto un machete con una lama di circa 35 centimetri, abilmente occultato all’interno di una cavità in un muro, segno di un possibile utilizzo per attività illecite.


Un intervento di particolare rilievo è stato condotto poco fuori dalla città, dove, a seguito di una mirata perquisizione presso un’abitazione, i carabinieri hanno scoperto una pistola clandestina calibro 22 nascosta in un doppiofondo della cucina, oltre a due piccoli ordigni artigianali.
A seguito del ritrovamento, i due cittadini tunisini sono stati arrestati per detenzione illegale di arma da fuoco ed esplosivi.
La delicatezza della situazione ha richiesto l’intervento degli artificieri antisabotaggio del Comando provinciale di Roma, che hanno provveduto alla bonifica e alla messa in sicurezza dell’area, garantendo l’incolumità pubblica e il recupero del materiale per ulteriori accertamenti. L’immobile, occupato al momento degli arresti, è stato posto sotto sequestro in attesa delle disposizioni della Procura di Viterbo.
Il 28enne fermato a Civita Castellana è stato posto agli arresti domiciliari, mentre gli altri due soggetti sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Viterbo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dal Comando provinciale fanno sapere che “nel quadro del sistema di coordinamento istituzionale che fa capo alla Prefettura di Viterbo e in collaborazione con le altre forze di polizia, ulteriori servizi straordinario di controllo del territorio, verranno pianificati e attuati in aggiunta ai normali servizi svolti quotidianamente dai carabinieri della Compagnia di Civita Castellana, per intensificare ulteriormente le attività di prevenzione e contrasto alla criminalità e assicurare ai cittadini civitonici un sereno svolgersi della vita quotidiana”.