LADISPOLI – Più che un invito è un appello disperato affinché i cani non entrino a Torre Flavia e i loro padroni siano rispettosi dei regolamenti comunali sanciti per tutelare fratini e corrieri piccoli, uccelli in via d’estinzione ma che ormai da anni hanno deciso di riprodursi a Ladispoli, di fronte all’habitat naturale dello stagno. «In questo mese – scrive Corrado Battisti, responsabile della palude di Torre Flavia – verrà avviato il Campo di conservazione a tutela dei nidi di fratino e corriere piccolo presso l’area del monumento naturale che proseguirà fino a fine luglio. Entrambe queste due specie sono in grave declino numerico perché, durante il processo di nidificazione, gli stessi nidi collocati lungo le dune e sulla sabbia possono essere inavvertitamente calpestati e le uova e i pulli appena nati spaventati o predati da cani e altri animali». Si temono ingressi piuttosto numerosi già nel mese di marzo nel sentiero che costeggia la palude ma anche in spiaggia. In estate poi ci sarà l’assalto vero e proprio. «Chiediamo la collaborazione di tutti – aggiunge Battisti – e invitiamo i proprietari a recarsi nel nostro centro delle visite di via Roma a ritirare gadget, poster e altri materiale. Il personale è a disposizione per illustrare il progetto di conservazione di queste rare specie. Ce la metteremo tutta per verificare che nessuno scavalchi le delimitazioni che con tanta cura sono state realizzate». Scatteranno presto controlli e sanzioni da parte degli enti preposti, tra cui Guardie eco zoofile, Carabinieri forestali, Capitaneria di porto e agenti della Polizia locale. A sorvegliare la zona naturalmente Lipu e altre associazioni come Scuolambiente, Marevivo, Corsari e Wwf.

Non solo cani

Altri predatori in passato hanno minato la sicurezza dei pulli tra cui cinghiali, volpi e anche serpenti. Tanto da spingere i volontari animalista a proteggere le uova di fratini e corrieri con delle recinzioni.

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