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SANTA MARINELLA – E’ nato in questi giorni, un nuovo movimento formato da associazioni e forze politiche, che si oppongono al progetto di Porta d’Italia nei Comuni interessati di Fiumicino, Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere e Civitavecchia. Per spiegare ai cittadini le ragioni del no alla nuova provincia, il Comitato convocherà assemblee itineranti nelle città coinvolte.
«Senza alcun coinvolgimento popolare – dice il Comitato Intercomunale - i consigli comunali delle città sopra indicate, hanno deliberato di uscire da città metropolitana della Capitale per diventare una minuscola provincia senza alcuna risorsa. Tarquinia, Monteromano, Bracciano e Anguillara hanno già detto no, Civitavecchia ha revocato il si della giunta precedente. Con la nuova provincia Porta d’Italia perderemo la possibilità di godere del privilegio di essere all'interno della città metropolitana di Roma Capitale, che è quella con maggiori risorse, mentre noi ne avremo di esigue. Le entrate di questa mini provincia infatti deriveranno soprattutto da multe stradali e da ben poco altro derivato dagli addizionali su Rca, Tari e Ipt. I promotori nascondono il fatto che le tasse aeroportuali e portuali rimarranno comunque in capo alla città metropolitana di Roma e millantano cinquemila posti di lavoro in più, tutti impiegatizi, quando l’attuale provincia di Roma, con i suoi 120 Comuni, ne impiega 1200”.
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