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CIVITAVECCHIA – Anche la Camera Penale “Attilio Bandiera” di Civitavecchia ha aderito ai tre giorni di astensione dalle udienze e delle attività giudiziarie in ambito penale da oggi a mercoledì, «condividendo ed avendo fatte proprie - ha spiegato il presidente, l’avvocato Leonardo Montini Paciotta - le ragioni poste a fondamento dell’iniziativa della Giunta. La specifica motivazione dell’astensione attiene in particolare, alla recente disciplina introdotta in materia di sicurezza, il c.d. pacchetto sicurezza che “… lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale ed autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità …”. La decisione – ha aggiunto l’avvocato Paciotta – è stata assunta dopo che l’Unione dei Penalisti Italiani ha preso atto che, nonostante le sollecitazioni da parte dell’avvocatura, gli incontri con il Ministro della Giustizia e le audizioni davanti alle Commissioni Parlamentari, il DDL n. 1660 ha proseguito il relativo iter di approvazione al Senato. Gli Avvocati Penalisti ribadiscono che nessuna, pur legittima e condivisibile, richiesta di sicurezza (e nessuna forma di illegalità e di devianza) possa in ogni caso consentire l’adozione di misure e rimedi sproporzionati che, oltre a rivelarsi inefficaci rispetto ai fini, finiscono con il torcere l’intero sistema penale in senso radicalmente illiberale ed autoritario, indebolendo le radici di quei principi costituzionali che costituiscono la salvaguardia delle libertà fondamentali di tutti i cittadini e della stessa convivenza democratica, in quanto posti a tutela della libertà di manifestazione e di espressione del dissenso. A tal riguardo, si richiama il principio enunciato dal Manifesto del Diritto Penale Liberale e del Giusto Processo dell’Unione delle Camere Penali: “Liberale è il modello di diritto penale che legittima l’intervento punitivo solo quando è strettamente necessario e proporzionato alle esigenze di tutela, oltre che rispettoso della persona che lo subisce” (Canone 3) ed inoltre “Ogni eccesso punitivo, che superi il principio del “minimo sacrificio necessario”, costituisce un arbitrio dello Stato e, nei casi più gravi, un delitto. È compito precipuo delle istituzioni assicurare il pieno rispetto della persona del colpevole, che non può mai essere oggetto di strumentalizzazione in nome della prevenzione dei reati” (Canone 5)».
Per domani alle 10 è stata indetta una manifestazione nazionale in Roma, presso il Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna, alla quale è stata invitata l’Avvocatura e l’Accademia per un confronto sui temi imposti dall’iniziativa normativa, al fine di sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai 3 principi del diritto penale liberale. «Ciò – hanno concluso da Civitavecchia – onde sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo che simili legislazioni securitarie e illiberali possano incidere irreversibilmente sulla tenuta democratica dell’intero sistema penale». Una delegazione della camera penale cittadina parteciperà alla manifestazione.
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