CIVITAVECCHIA – L’ex calciatore Marco Paoloni, già noto alle cronache per una serie di truffe e frodi sportive, si trova agli arresti domiciliari.

Il 40enne è finito nuovamente nei guai, questa volta per aver ingannato più persone nel settore degli affitti immobiliari: vicenda emersa nel corso di un servizio delle Iene andato in onda qualche settimana fa.

La vicenda ha avuto inizio lo scorso giugno, quando un civitavecchiese inseriva su un noto network una richiesta di ricerca di immobile da affittare in città. Paoloni si sarebbe fatto avanti proponendo un appartamento, omettendo di precisare che la proprietà era già stata concessa in comodato gratuito a terzi.

Una volta firmato il contratto di affitto, ha chiesto al potenziale inquilino un anticipo di 2.526 euro, destinato alla presunta registrazione del contratto e a coprire le prime mensilità. Tuttavia, né la registrazione né la consegna delle chiavi sono mai avvenute e la somma non è stata restituita alla vittima.

Il 16 settembre scorso, dopo vari tentativi di contattarlo, la vittima si è recata direttamente dall’ex portiere per reclamare il denaro, accompagnata da una troupe del programma televisivo "Le Iene".

L’incontro, però, è degenerato: Paoloni ha reagito aggredendo fisicamente la vittima e i giornalisti.

Le prime ricerche condotte sulle banche dati in uso alla Procura di Civitavecchia «restituivano – spiegano da via Terme di Traiano – il profilo di un truffatore seriale noto anche alle cronache nazionali e locali, protagonista, all’esordio, di truffe ordite e consumate grazie ad una certa fama sportiva conquistata nel mondo del calcio professionistico in danno di genitori di giovani calciatori in erba ai quali veniva promesso, dietro la corresponsione di lauti compensi, il lancio in campionati importanti».

Dopo il coinvolgimento nelle truffe sportive, il 40enne aveva ampliato le sue attività illecite con truffe online, sfruttando la stessa proprietà di Civitavecchia per raccogliere anticipi su contratti mai onorati.

I suoi precedenti registrano almeno 18 denunce di truffa online negli ultimi cinque anni: tre nel 2019, due nel 2020, cinque nel 2021, una nel 2022 e ben sette nel 2023. A questo punto, la Procura di Civitavecchia ha raccolto le ultime denunce per truffa presentate nel 2024, sei, e utilizzando una settima consumata tra luglio ed agosto in danno di una cittadina straniera, ha chiesto ed ottenuto dal Gip di Civitavecchia la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il bottino intascato in soli 9 mesi del 2024, e mai restituito alle vittime, è stato superiore ai 15 mila euro, ottenuti sempre con la messa in affitto del medesimo immobile.

«Da più parti sono avvertite le insidie legate al commercio on–line sempre più frequentato da impostori e truffatori di vario genere: anche le statistiche giudiziarie – ha spiegato il procuratore capo di Civitavecchia, dottor Alberto Liguori – registrano un aumento considerevole delle truffe elettroniche».

L’intento è quindi quello di informare i cittadini del circondario di Civitavecchia ed invitarli «al massimo della cautela, esortandoli ad affidarsi a professionisti del settore e/o comunque a persone di comprovata affidabilità, rassicurandoli che le Forze dell’Ordine e l’ufficio diretto dallo scrivente – ha aggiunto il dottor Liguori - continueranno a monitorare il fenomeno criminale, nel tentativo di impedire a terzi di carpire la buona fede di chi, mosso da vari bisogni, si trovi invece al cospetto dell’impostore di turno».

Presunzione di innocenza: L’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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