Ancora aggressioni nel carcere di Viterbo. L’ultima è avvenuta lunedì pomeriggio. A denunciarlo è Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria (Sappe).

«Nel tardo pomeriggio di lunedì - racconta Somma - per cause ancora da accertare, nel reparto giudiziario del carcere Nicandro Izzo due detenuti di origine magrebina hanno aggredito il poliziotto di sezione con schiaffi e pugni in pieno volto. Il tutto sembrerebbe per un rapporto disciplinare fatto dal poliziotto ad uno dei due detenuti, fatto poi scoperto essere non vero.

Il poliziotto è stato portato al pronto soccorso di Viterbo per le cure del caso e i detenuti, non contenti ancora, hanno ingoiato delle lamette e anche loro sono stati portati al pronto soccorso».

Somma rimarca che «gli agenti che lavorano al Mammagialla sono stanchi di subire continuamente aggressioni, sono stanchi di dover gestire un numero così alto di detenuti violenti con così poco personale». Sul fatto interviene anche Donato Capece, segretario generale.

«Il Sappe - dice - esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi feriti ed esprime il proprio compiacimento al personale che ha operato, a riprova della professionalità e attaccamento al dovere delle donne e uomini della polizia penitenziaria del carcere di Viterbo, vero carcere di frontiera per le critiche condizioni operative e strutturali in cui versa».