CIVITAVECCHIA – Sbarcati i 162 migranti arrivati ieri in porto a Civitavecchia a bordo della Geo Barents. Tra di loro 31 minori, di cui 27 non accompagnati che saranno ospitati in strutture del territorio, e 11 donne (di cui 5 minori). I migranti sono stati accolti da una macchina ormai rodata con Croce rossa italiana e Asl Roma 4 ad occuparsi dei controlli sanitari dopo un primo check a bordo dell’Usmaf. Il tutto coordinato dalla Protezione civile sotto l’occhio vigile delle Forze dell’ordine e dell’Adsp. Nel corso della giornata, a tarda sera lo sbarco era ancora in corso, non sono state riscontrate particolari criticità, l’ospedale San Paolo di Civitavecchia è rimasto comunque in allerta fino al termine delle operazioni.

Come ha spiegato il direttore sanitario della Asl Roma 4 Simona Ursino secondo le prime visite «effettuate a bordo, ci sono alcune criticità per le quali abbiamo attivato i reparti e il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. I nostri medici sanno che i pazienti che devono essere attenzionati sono stati identificati da un braccialetto blu. Sono state segnalate alcune ferite infette e altre problematiche per cui c’è la necessità di visite più specialistiche». Il presidente della Cri di Civitavecchia Roberto Petteruti ha aggiunto: «Oggi per la prima volta abbiamo attivato una connessione internet e messo a disposizione telefono per consentire ai ragazzi di contattare le proprie famiglie. La maggior parte di loro era sprovvista di calzature, le forniamo in collaborazione con associazioni del territorio. Abbiamo anche personale specializzato di mediazione culturale e psicologi per dare supporto a queste persone fortemente provate dal viaggio e dalle esperienze». Fabio Petracchioli, coordinatore infermieristico del Pronto soccorso del San Paolo, ha aggiunto: «Ci siamo preparati con tre postazioni mediche della Asl Roma 4 sia per pediatrici che adulti, più le postazioni della Cri. Un primo controllo a bordo è stato fatto dall’Usmaf». In questi otto sbarchi le maggiori criticità riscontrate sono legate soprattutto a bambini e donne incinta, alcune volte è necessario «mandare qualche pediatrico o qualche donna in gravidanza al San Paolo per controlli ulteriori». Il coordinatore del Coc Valentino Arillo ha spiegato che la Protezione civile coordina le operazioni insieme alla Prefettura e che i migranti sbarcati dalla Geo Barents, dopo essere stati salvati dal team di Medici senza frontiere, vengono soprattutto da Siria, Nigeria, Eritrea, Etiopia, Gambia e qualcuno dal Bangladesh. Sul posto anche l’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei. La Croce rossa ha messo a disposizione due turni per un totale di 60 volontari tra cui personale sanitario, mediatori culturali e psicologi per assistere i migranti a 360°. Sbarcata anche una intera famiglia proveniente dalla Nigeria, mamma, papà, due figli piccoli e due più grandi.

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