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ALLUMIERE - In occasione della XIV Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA), nonostante il tempo inclemente, il Comune di Allumiere ha inaugurato la prima panchina lilla nel Parco comunale del Risanamento.
La panchina lilla, colore simbolo della lotta contro anoressia e bulimia, vuole essere un messaggio di speranza e sostegno per chi soffre o ha sofferto di DCA, e per chi è vicino a queste persone.
L’iniziativa è stata sapientemente promossa dall'amministrazione comunale di Allumiere e mira a sensibilizzare la cittadina su una problematica sempre più diffusa tra la popolazione e che riguarda sempre più giovani.
L'assessora ai Servizi Sociali Romina Scocco ha lanciato un forte messaggio e ha promosso un momento di riflessione: "Questa panchina lilla, segno tangibile dell’impegno della nostra comunità, rappresenta un simbolo di riflessione e di sostegno per chi soffre e vuole essere un invito a fermarsi e a riflettere per chiedere aiuto. Ma vuole essere anche un segnale di vicinanza e coraggio non solo verso chi soffre, ma anche verso i familiari delle vittime”.
L’assessora Scocco ha continuato: “Non abbiamo intenzione di limitarci a questa iniziativa e volutamente abbiamo collocato la panchina lilla accanto a quella gialla, già dedicata a chi soffre di endometriosi, affinché questo ramo del parco rappresenti un "Sentiero della Solidarietà". Anticipo giá che per il 30 marzo stiamo organizzando una manifestazione in occasione della "Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull'Autismo" con l'inaugurazione della panchina azzurra”.
All’evento sono stati presenti il sindaco Luigi Landi, la delegata alle Pari Opportunità Alessia Brancaleoni e la delegata alla Cultura Francesca Scarin. Dursnte l'incontro si sono susseguiti vsri interventi. La dottoressa Laura Zangari biologa nutrizionista ha sottolineato: "I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN) sono espressione di una sofferenza interiore profonda, e il rapporto con il cibo rappresenta solo un sintomo di un disagio più complesso. Nonostante ciò, l’alimentazione rimane un aspetto centrale della problematica, ed è qui che intervengono i professionisti della nutrizione. Biologi nutrizionisti e dietisti aiutano i pazienti a ristabilire un rapporto equilibrato e sereno con il cibo, ma questo da solo non è sufficiente. I DAN sono patologie multifattoriali e richiedono un approccio multidisciplinare, in cui medici, nutrizionisti, psicoterapeuti e altri specialisti collaborano per un percorso di cura efficace. La guarigione è possibile, e il primo passo, seppur il più difficile, è chiedere aiuto". La dottoressa Valentina Alegiani, assistente sociale presso il Comune, ha inve evidenziato: "il servizio sociale è sempre pronto a garantire assistenza a persone in difficoltà e a dare supporto allo sviluppo di reti territoriali e comunitarie per la promozione della salute mentale ed il contrasto all' esclusione sociale che i disturbi psichici e le problematiche correlate possono causare”.
A seguire é intervenuta la dottoressa Elisabetta Cristini, psicologa psicoterapeuta del comportamento e lei ci ha tenuto a spiegare che: "I disturbi del comportamento alimentare sono caratterizzati da comportamenti collegati con l’alimentazione che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale. I segnali psicologici possono essere la tendenza all’isolamento e alla solitudine, l’emozione della rabbia, rimuginio, sbalzi d’umore, comportamenti ossessivi e ritualizzati (come tagliare a piccoli pezzi il cibo o mangiare di nascosto), ansia, depressione, paura di perdere il controllo". Molto importante è stato poi il discorso del dottor Mauro Mocci internista e medico di base:
"Per affrontare il disturbo è necessario un lavoro sinergico che coinvolga medici, nutrizionisti specializzati in disturbi alimentari e psicologi esperti in disturbi alimentari”. Il dottor Mauro Mocci nel suo intervento ha esaminato le cause alla base dei disturbi dell’alimentazione colpevolizzando senz’altro la società, e soprattutto i social che offrono al pubblico sempre più diffuso e sempre più giovane modelli di perfezione falsi che vanno ad intaccare il rapporto di fiducia interno alle famiglie, i genitori vengono visti diversi-antimodello, e dunque non un modello da seguire e con cui parlare, ciò porta alla difficoltà e all’impossibilità per i genitori di intervenire per tempo non avendo quel dialogo da cui poter comprendere il disagio dei figli".
La vicesindaca e avvocato Marta Stampella, a chiusura della manifestazione, ha ringraziato tutti i professionisti presenti e la famiglia della giovane Giulia, alla quale l’evento e la panchina lilla è stata dedicata. "Giulia è una giovane vittima del dca, amata da tutta la cittadina per la grande semplicità, generosità e discrezione che ci ha lasciato un anno fa: in suo nome ci siamo fatti promotori di questa iniziativa".
All'iniziativa è stata presente la mamma di Giulia, Nadia Maffei, la quale ha lanciato fra le lacrime messaggi importanti ed è un momento emozionante che ha commosso i numerosi presenti.
La panchina lilla installata dall'amministrazione comunale reca impressa di lato la dedica a Giulia, una ragazza eccezionale che il 25 febbraio dello scorso anno, a soli 27 anni, è scomparsa prematuramente. Giulia Cappelletti era una bravissima e premurosa maestra; era dolcissima e buonissima e aveva fatto dello studio e dell'insegnamento la sua ragione di vita. Giulia era una giovane donna meravigliosa, dolcissima, onesta e sensibile che ha lasciato questa terra proprio a causa di un disturbo alimentare. Era una ragazza intelligentissima che, fin dalla prima elementare, è stata un'alunna modello e ha ottenenuto sempre ottimi voti. Giulia si era brillantemente diplomata con il massimo dei voti (100) alle superiori. Ha studiato presso la facoltà Scienze della Formazione Primaria presso l'Ateneo della "Lumsa" di Roma e si è laureata con 110 e lode. Ha svolto il corso "Tfa" per la specializzazione nel sostegno e l'ha conseguita con la votazione di 30/30. È stsra una maestra eccellente e premurosa e ha lasciato un grande vuoto non solo nella sua famiglia e ad Allumiere, ma anche tra le colleghe e i suoi amati alunni che la adoravano. Era un'anima bella che non è riuscita a vincere contro il mostro dell'anoressia che le aveva tolto la voglia di mangiare.
"Ringrazio il sindaco Landi e tutta l'amministrazione comunale per aver dedicato a Giulia la panchina lilla - spiega addolorata la mamma Nadia - lei se ne è andata e mi ha lasciato un dolore e un vuoto immenso. Era una ragazza stupenda e intelligente, eppure non è stata immune a questo problema e ne è stata sopraffatta. Sabato pomeriggio é stato emozionante e mi sono commossa: ho visto tanta emozione anche sul volto delle persone e dei nostri amministratori comunali. Durante la cerimonia sono stati fatti interventi forti che andrebbero divulgati nelle scuole e a tutti. Il nostro dottore Mauro Mocci ha provato in ogni modo ad aiutare Giulia, ma ne lui ne noici siamo riusciti, perché lei non permetteva a nessuno di aiutarla. La giornata di sabato, la panchina lilla in memoria di Giulia sono cose bellissime, ma non ci si deve fermare: da qui deve partire un messaggio forte e chiaro per combattere i disturbi alimentari, non dobbiamo sottovalutarli. È necessario sensibilizzare tutti per tenere alta la guardia ed evitare che anime belle come Giulia possano cadere tra le grinfie del mostro dell'anoressia e non farcela più ad uscirne. Vorrei che pensando a Giulia chi sta vivendo la sua situazione possa trarre forza per farsi aiutare a tornare alla vita. A tutte quelle persone di ogni etá che combattono contro il brutto mostro dell'anoressia e della bulimia auguro di trovare la forza di lottare e di vincere contro di lui. Da mamma ho vissuto la lotta di Giulia e ho capito che questo mostro dell'anoressia toglie la capacità e la volontà di uscirne: a scuola dava il massimo ma non era più lei, questo mostro gli aveva tolto la volontà di pensare, di fare e di lottare. Auspico che tutti quelli che sono nella situazione di Giulia ce la possano fare".
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