CIVITAVECCHIA – È tempo di bilanci per la Protezione Civile di Civitavecchia, guidata dal coordinatore dell’Unità di Crisi, Valentino Arillo. Numeri e storie raccontano un sistema locale capace di rispondere a sfide complesse e di prepararsi per il futuro.

Negli ultimi due anni, il Sistema di Protezione Civile ha gestito l'accoglienza di 1.796 migranti di diverse nazionalità, tra cui Egitto, Siria, Bangladesh, Eritrea, Etiopia, Gambia, Palestina, Sud Sudan, Nigeria, Burkina Faso, Tunisia, Pakistan, Iraq, Somalia e Sudan. Molti erano minori non accompagnati, affidati alle cure dell’amministrazione comunale per la sistemazione legale e logistica.

Per il 2024, l’attività della Protezione Civile si traduce in oltre 100 attivazioni operative, con 916 presenze volontarie impegnate in interventi di Antincendio Boschivo a livello locale e regionale, assistenza a eventi, divulgazione della cultura della sicurezza nelle scuole, formazione e addestramenti.

Le esercitazioni, sia locali che nazionali, hanno avuto un ruolo chiave nel mantenere alta la preparazione del gruppo. «L’emergenza non si annuncia, arriva all’improvviso» sottolineano i volontari. «Bisogna essere pronti».

Il coordinatore Arillo ha espresso profonda gratitudine verso i volontari e le strutture operative locali che collaborano sinergicamente per garantire interventi efficaci. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al sindaco Marco Piendibene per il sostegno al progetto di crescita della Protezione Civile. «Grazie a questa visione condivisa, Civitavecchia si sta affermando come punto di riferimento europeo nel settore» ha dichiarato Arillo. Il coordinatore dell’Unità di crisi guarda avanti con determinazione. La modernizzazione del parco mezzi, l’ingresso nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni e l’organizzazione del sistema in vista del Giubileo sono tra le priorità. Le sfide non mancano: il cambiamento climatico, con eventi estremi come trombe d’aria e piogge torrenziali, richiede interventi sempre più tempestivi e una costante sensibilizzazione della popolazione. E poi bisognerà pensare ad una nuova sede.

Tra i progetti futuri, spiccano l’apertura di un bando per il Servizio Civile Universale e il reclutamento di nuovi volontari, oltre a una serie di corsi di formazione e addestramento. Obiettivi ambiziosi che si inseriscono in una strategia più ampia, volta a trasformare la città in un centro di eccellenza per la sicurezza e la prevenzione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA