Nessun risarcimento danni per l’imprenditore Piero Camilli relativamente alla vicenda del rave party che a Ferragosto del 2021 si tenne nei suoi terreni vicino al laghetto di Mezzano. Camilli aveva chiesto al Viminale un risarcimento di 588mila euro per i danni subiti durante il rave party. Il giudice non solo ha respinto la sua richiesta ma lo ha condannato al pagamento delle spese processuali per 10mila euro.
Al rave parteciparono oltre 5mila persone. Camilli subì devastazioni nell’area agricola e all’interno di una zona protetta. Ci fu anche un ragazzo deceduto nelle acque del lago. Alcuni animali al pascolo furono spaventati e alcuni esemplari rimasti uccisi.
L’imprenditore avviò una battaglia legale contro il ministero dell’Interno. Nel respingere la richieste dei danni i giudici hanno rilevato che al tempo dei fatti non era ancora in vigore il decreto anti-rave del governo Meloni, introdotto nel 2022 e pertanto non esisteva un obbligo specifico per le forze dell’ordine di impedire raduni di massa.