Quasi mille soppressioni in due mesi. Comincia male l’anno per i pendolari della ferrovia Roma Nord. Cancellazioni che si aggiungono ai ritardi che sulla linea arrivano a una media di 20 minuti. A snocciolare i numeri è il Comitato dei pendolari.

«Le soppressioni proseguono, con una leggera inversione di tendenza rispetto agennaio, soprattutto in tratta urbana - dice il Comitato - Nel mese scorso abbiamo avuto oltre 600 soppressioni, questo mese circa 350 e siamo quindi quasi a quota mille in totale».

Ed è proprio per questo “servizio a singhiozzo”, unito alle condizioni dei convogli, che anche nell’ultimo rapporto di Legambiente la Roma Nord ha mantenuto il “titolo” di una delle ferrovie peggiori d’Italia.

Nulla di nuova rispetto a una situazione che si trascina da anni ma contro la quale si batte il Comitato dei pendolari che nei mesi scorsi ha dato vita a una corposa raccolta firme.

Una sottoscrizione che è stata consegnata nelle scorse settimane all’assessore regionale ai trasporti per chiedere un miglioramento del servizio.

«Dopo tanta fatica e soddisfazione nel raccogliere le tante firme per la petizione ai fini del potenziamento della nostra ferrovia, di cui ringraziamo tutti i firmatari, questa sera (20 febbraio n.d.r.) - ha detto il presidente del Comitato Fabrizio Bonanni – come promesso abbiamo consegnato nelle mani dell’Assessore regionale ai trasporti Fabrizio Ghera il “fagotto” con tutto il necessario per prendersi cura dei problemi della nostra martoriata linea ferroviaria, tra le peggiori d’Italia per l’ennesima volta, come da rapporto Pendolaria 2024».

La petizione presenta sette richieste tra cui il potenziamento dell’orario di servizio attuale e dei parcheggi di scambio, ad esempio quelli di Montebello e di Riano, la riapertura delle biglietterie fisiche, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la riattivazione dell’Osservatorio, composto dai sindaci dei comuni da Roma a Viterbo, Cotral, Astral, assessorato e direzione Trasporti della Regione Lazio e Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, con l’obiettivo di migliorare le comunicazioni e mettere a disposizione il cronoprogramma dettagliato dei lavori previsti sulla linea.

«Continueremo a vigilare su quella petizione e su quelle firme in modo che non vadano perdute anche negli intenti - ha aggiunto Bonanni - Attendiamo le comunicazioni sui lavori e sui tempi necessari, poiché ormai sono non più rimandabili. Sappiamo che costeranno ulteriori disagi a tutti, ma se tra qualche anno avremo treni nuovi su nuova e più performante infrastruttura allora potremo dire che ne sarà valsa la pena».