CIVITAVECCHIA - Rinvio al 29 novembre prossimo per l’udienza preliminare sul caso Bellosguardo, la residenza sanitaria al centro delle indagini per fare luce sulla morte di dodici anziani durante la prima fase della pandemia, tra aprile e maggio 2020. Ieri infatti i difensori dei due imputati, gli avvocati Salvatore Sciullo per il legale rappresentante della Rsa, e gli avvocati Francesca Maruccio ed Ezio Calderai per il medico responsabile della struttura, hanno chiesto al giudice Giuseppe Coniglio la possibilità di procedere con l’esame degli imputati per fare piena luce su quanto accadde all’interno della residenza sanitaria. Al termine delle indagini, il sostituto procuratore Roberto Savelli ha chiesto il rinvio a giudizio ipotizzando il reato di omicidio colposo. «Ci sono margini molto ampi - ha commentato l’avvocato Maruccio - per discutere della loro estraneità ai fatti contestati». Non dichiarazioni spontanee ma un vero e proprio interrogatorio. «Si tratta di un aspetto difensivo molto importante - ha aggiunto l’avvocato Salvatore Sciullo - abbiamo deciso di definire le posizioni davanti allo stesso giudice: chi meglio di loro può spiegare gli aspetti tecnici? Vogliamo chiarire ogni aspetto e contestualizzare la vicenda in quel momento storico». Le difese sono entrambe convinte del fatto che i propri assistiti abbiano fatto tutto il possibile nonostante si fosse all’inizio di una pandemia senza linee guida ed indicazioni precise. Il Gup Giuseppe Coniglio, dopo la costituzione delle parti civili rappresentate dagli avvocati Andrea Miroli, Marco Paniccia e Simona Iodice, per le famiglie di tre degli anziani deceduti, ha quindi deciso di rinviare l’udienza a novembre. Proprio dalla denuncia del figlio di una delle dodici vittime, assistito dall’avvocato Miroli, il quale individuò e denunciò presunte violazioni delle normativa in quel momento vigente in materia sanitaria per contrastare il contagio da Covid 19, prese le mosse l’inchiesta. La Procura, nella richiesta di rinvio a giudizio, ha evidenziato come inizialmente non sarebbe stato rispettato il distanziamento sociale, non sarebbe avvenuta la segnalazione alla Asl Rm4 di quattro pazienti positivi al Covid e non sarebbero stati allontanati alcuni dipendenti con sintomi riconducibili al virus.
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Rsa Bellosguardo, udienza rinviata a novembre
I due imputati hanno chiesto di essere interrogati. L’inchiesta nata dalla denuncia per la morte di un'anziana durante la pandemia
8 giugno, 2022 • 06:15