SANTA MARINELLA – La città si è raccolta ieri mattina nel Parco della Resistenza per celebrare un giorno fondamentale per la storia della nostra nazione e cioè la Festa della Liberazione. Una data che evoca la fine di un periodo oscuro, caratterizzato dalla guerra, dall'oppressione e dalla perdita di innumerevoli vite. Alla presenza del sindaco Pietro Tidei, di consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, alle rappresentanze di Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani e Capitaneria di Porto, oltre ai reduci dell’Anpi, è stata depositata una corona di alloro sotto la stele che ricorda la resistenza. Nell’occasione, la presidentessa dell’Anpi e il sindaco Pietro Tidei hanno ricordato quel fatidico giorno di 80 anni fa. “Il 25 aprile 1945 segnò la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista – ha detto il sindaco - un traguardo raggiunto grazie al coraggio, al sacrificio e alla determinazione di partigiani, militari e di tanti italiani che anelavano alla libertà e alla democrazia. La resistenza fu un movimento animato da persone di ogni estrazione sociale, unite dall'ideale di un'Italia libera e indipendente. Uomini e donne si opposero con fermezza alla barbarie e alla violenza, mettendo spesso a rischio la propria vita, gettando le basi per la Repubblica che tutti noi oggi conosciamo. È doveroso ricordare, soprattutto oggi, il valore della libertà, un bene prezioso che non va dato per scontato. Continueremo ad onorare la memoria di coloro che si sono battuti per essa, custodendo i principi di democrazia, giustizia e solidarietà che sono il fondamento della nostra convivenza civile. Il 25 aprile non è solo una ricorrenza storica, ma un monito costante a vigilare sui valori che rendono la comunità unita. È un invito a riflettere sul nostro passato per costruire un futuro di pace, rispetto ed inclusione per tutti. In questo giorno, rinnoviamo il nostro impegno a essere cittadini attivi e consapevoli, pronti a difendere i principi della nostra Costituzione e a costruire una società sempre più giusta e libera”. Anche il Partito Democratico ha fatto sentire la sua voce in questo giorno dedicato alla liberazione. “Dal nostro 25 aprile viene un appello di pace – dice la segreteria Pd in una nota - alla pace, al non arrendersi di fronte alla prepotenza. A praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire. Ricordiamo peraltro che il 25 aprile di quest'anno è l'80° anniversario della liberazione. Si è trattato di un appuntamento di straordinaria rilevanza, perché ha celebrato il giorno della liberazione dal nazifascismo e della fine della guerra”.

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