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Giovedì si è aperta la vendita dei biglietti delle sedie per assistere al Trasporto di Santa Rosa riservata alle categorie fragili e in poche ore i biglietti sono andati sold out. Nonostante le critiche sollevate dai gruppi di opposizione del Pd e di Fratelli d’Italia alle modalità individuate dal Comune soprattutto nella selezione delle categorie, c’è anche chi ha apprezzato le novità di quest’anno. Una lettrice de La Provincia, Paola Picantini, ha voluto raccontare la sua esperienza.
“Da tre anni acquisto i ticket in quanto disabile e proprio per il ridotto numero di posti disponibili rispetto alle effettive necessità mi sono sempre recata con largo anticipo sul luogo indicato per le prevendite per cui sono tre anni che vedo sorgere il sole davanti alle location mentre sono in fila e finora sono sempre riuscita a prendere i biglietti - scrive Paola Picantini - Nel 2022 e 2023 la vendita fu fatta alla pensilina del Sacrario, zero organizzazione se non quella di noi stessi disabili con numeri fatti su foglietti di carta per evitare discussioni al momento dell’apertura degli uffici, fila scomposta per non dire accalcata e tutta sotto lo scoppio del sole; aggiungo inoltre con auto lasciate lungo la strada e non nel parcheggio (compresa la mia! con non poche polemiche scatenate sui social per sosta selvaggia).
Quest’anno ero molto titubante sulla location perché ho temuto che potesse essere un ostacolo raggiungere piazza del Comune per tutti coloro con difficoltà fisiche e invece - prosegue - ho potuto constatare che la postazione non è stata un problema, che nessuno ha parcheggiato in modo selvaggio e che la scelta di dare i numeri elimina code dalle 7 alle 10 si è rivelata una scelta azzeccata perché ha dato modo alle persone che erano in fila dalle 5 di mattina di poter andare a casa o a lavoro e di farsi dare il cambio (se necessario) senza dimenticare di sottolineare la presenza delle sedie all’interno del cortile del Comune; sedute che hanno dato la possibilità di sedersi all’ombra a tutti quelli che hanno preferito attendere l’inizio della vendita dei ticket ufficiali sul posto”.
La lettrice ringrazia quindi “l’operatrice del Museo, arrivata in anticipo, in quanto è stata cortese, disponibile e comprensiva con chiunque comprese le persone con poco garbo” e “l’Amministrazione Comunale che si è resa disponibile e aperta a ogni esigenza o problema posto” e a tal proposito sottolinea, “il non aver applicato due prezzi diversi ai disabili distinguendo tra coloro in carrozzina e non”, l’”aver ampliato i posti da riservare” e “aver trovato una soluzione per chi andrà in piazza con i bambini di tenera età”.
“Solo una problematica è rimasta senza soluzione - prosegue Paola Picantini - e cioè la mancata pubblicazione sul sito del Comune di Viterbo nell’apposita sezione “biglietti sedie Santa Rosa” dell’aggiornamento circa l’orario di apertura del portone di accesso al cortile dove poi sono stati distribuiti i biglietti elimina code; aggiornamento pubblicato sui canali social del Comune oltre che della Sindaca Frontini e di diversi organi di informazione locale. Una piccola svista che francamente non credo abbia influito sulla gestione delle vendite anche perché molti cittadini in coda già prima delle 7 della mattina erano over 75 e nonostante la poca dimestichezza con i social erano informati su tutto avendo chiamato ai numeri indicati dal Comune sul primo comunicato, altre persone invece avevano letto online la notizia ma ci tengo a precisare che negli anni passati quando non c’era la consegna dei ticket elimina code le persone realmente interessate si sono sempre messe in coda tra le 5.00 e le 6.30 di mattina perché è chiaro a tutti che mettendosi in coda con 70/80 persone davanti si rischia di rimanere senza posto”
Secondo la lettrice “certamente si poteva fare ancora meglio e magari per il prossimo anno la speranza è che non ci siano punti da chiarire la mattina stessa della prevendita; che gli ospiti della Prefettura vengano messi dietro i disabili e non davanti come invece avverrà quest’anno e che le informazioni possano essere comunicate tempestivamente su tutti i vari siti/social istituzionali oltre agli organi di stampa ma aver chiuso questa giornata senza liti tra cittadini per la coda e senza persone che abbiano accusato malori a me sembrano due buoni punti da cui ripartire il prossimo anno”.
Rispetto alle dell’opposizione, Paola Picantini dice che “mi sarei attesa che almeno un paio di consiglieri si facessero trovare per fare magari da tramite con la maggioranza e gli uffici preposti e invece l’unico tramite che abbiamo avuto con il Comune oltre all’operatrice del museo che era incaricata di seguire la vendita alle categorie protette sono stati i collegamenti personali che alcuni di noi avevano direttamente con il personale del comune e membri della maggioranza, Sindaca compresa. Allora da disabile mi sento di dover aggiungere che non è stata bella la distinzione tra disabili in carrozzina e non ma è stato ancor più brutto veder sfruttare un tema così sensibile e delicato senza poi constatare un reale interesse per risolvere il problema, è stata fatta una strumentalizzazione politica poco etica! Disabili si ma non ottusi”.