PHOTO
CERVETERI – Tanti aspetti ancora al vaglio degli inquirenti in merito allo schianto mortale sulla Doganale in cui ha perso la vita il pensionato Mario Scannelli. Uno dei primi riscontri della Polizia Locale, in sinergia con la polstrada, è che il camionista coinvolto nell’impatto violentissimo con il furgone del 68enne viaggiasse ad una velocità «oltre i limiti consentiti» in quel tratto di Borgo San Martino. È un’area particolare dove in genere si procede al massimo a 50 chilometri orari, addirittura a 30 nella corsia di marcia in direzione dell’Aurelia, quella dove si è verificato lo scontro con il camion guidato da un 63enne. Mentre la Procura indaga per omicidio stradale, c’è da fare chiarezza sulla dinamica. Secondo una prima ricostruzione, sembra che Scannelli sia stato costretto a fermarsi forse perché rimasto senza carburante. Poi sarebbe sceso dall’abitacolo ed è in quel momento che è sopraggiunto il tir che avrebbe colpito prima il furgone Iveco Dayli. Da stabilire se sia stato centrato in pieno dal mezzo pesante o dal suo stesso furgone con un carico di ferraglie. È stata disposta l’autopsia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA