LADISPOLI - Hanno lasciato la loro postazione al km 29,700 della statale Aurelia, ma non per questo hanno smesso di lottare per la loro causa. Protagonisti: gli agricoltori e coltivatori del territorio.

Solo poche settimane fa erano tornati “alla carica” con i loro trattori. In presidio a ridosso della statale per far sentire la loro voce perché «a distanza di un anno - avevano spiegato - non è cambiato nulla». Ora, dopo la manifestazione in Toscana e quella a Civitavecchia, i trattori sulla statale non ci sono più. Ma gli agricoltori assicurano: «Stiamo lavorando a gruppi per cercare di ottenere un incontro con il Ministro (Lollobrigida) - spiega Giuseppe De Angelis - Ci vediamo tutte le settimane per fare il punto della situazione e cercare di mettere su delle strategie che ci facciano raggiungere l’obiettivo».
Il problema principale è sempre lo stesso: «Le materie prime per produrre sono arrivate a prezzi assurdi - spiega ancora l’agricoltore - Tra costi di carburante, di gestione della corrente non si riesce più ad andare avanti». A questo va ad aggiungersi anche un iter burocratico troppo complesso che complica la vita della categoria.
È d’accordo anche Gianfranco Fioravanti che “chiama in causa” anche i cittadini tutti: solo con loro al fianco della categoria si potrebbe riuscire ad ottenere qualche risultato. Come? «Comprando prodotti a chilometro zero - spiega - e non affidandosi alle multinazionali». Il rischio, in caso contrario, per Fioravanti, a lungo andare (anche se non troppo a lungo) è quello di non riuscire più a trovare, a prezzi accessibili a tutti, i prodotti di cui la dieta italiana è ricca. A cominciare dalla carne passando ovviamente per i prodotti dell’agricoltura.

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