CIVITA CASTELLANA – Aggiornamento situazione smog nel Lazio di Legambiente: a Roma polveri sottili elevatissimi in ancora 3 centraline. Continua l’allarme su Cassino dove si registra un nuovo picco di 153 (ug/m3), valori di Pm10 alle stelle anche a Colleferro, Ceccano, Frosinone e, nella Tuscia, a Civita Castellana.

Legambiente Lazio pubblica un aggiornamento dei dati, resi noti già ieri, dall’associazione del Cigno Verde secondo i nuovi report di Arpa Lazio, rendendo noti anche i numeri relativi alla giornata di ieri 21 dicembre per le polveri sottili PM10, il cui limite di legge è di 50 microgrammi per metro cubo d’aria (ug/m3) sulla media giornaliera.

Quinto giorno di superamenti, anche enormi in tutto il Lazio, il 21 dicembre la situazione a Roma è stata ancora di 3 centraline di monitoraggio oltre i limiti. Dati allarmanti anche nel resto del Lazio dove si continua a registrare un record negativo assoluto a Cassino, dove il 21 dicembre le PM10 si aveva una concentrazione di 153 ug/m3, più del triplo del consentito. Oltre i limiti anche i due punti di monitoraggio di Colleferro, quelli di Ceccano, Frosinone Scalo e Civita Castellana.

«Giovedì Legambiente aveva pubblicato i dati Arpa, davanti alla Regione Lazio con lo striscione “Ci siamo rotti i polmoni” e immediate sono arrivate importanti risposte dai comuni di Roma e Frosinone - si legge nella nota - con blocchi e riduzioni del traffico, ora l’associazione ambientalista torna a rivolgersi alle amministrazioni comunali: “Con le PM10 ancora ben oltre i limiti, è a rischio la salute della cittadinanza, bene che si siano presi provvedimenti importanti nella Capitale e nel capoluogo ciociaro ma è fondamentale insistere con scelte coraggiose a tutela della collettività – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – così come è fondamentale che anche tutti gli altri comuni coinvolti dall’emergenza rispondano con atti concreti di contenimento dei fattori inquinanti. A Cassino in particolare, dove la situazione sembra veramente terribile, chiediamo all’amministrazione di disporre ogni indicazione possibile per salvaguardare le persone. Dalla Regione poi, nelle scorse settimane arrivano a più riprese notizie di ammorbidimenti presunti del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria, chiediamo al presidente Rocca di evitare che a causa di scelte diametralmente opposte a quanto chiede l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si possa mettere ancora più a rischio la salute delle cittadine e dei cittadini. Di fronte a questo quadro così impattante, c’è bisogno invece di andare avanti a tutta velocità sul potenziamento del trasporto pubblico collettivo, l’attuazione della Fascia Verde e della Congestion Charghe romana, la Cura del Ferro, la riduzione delle velocità massime consentite su strade e autostrada».

©RIPRODUZIONE RISERVATA