Un 44enne domenicano è stato arrestato domenica in via Ottusa dai carabinieri che lo hanno trovato in possesso di quasi 7 etti di cocaina. Nello stesso quartiere di San Pellegrino lo scorso 6 settembre i carabinieri avevano arrestato un altro connazionale con circa 100 grammi di cocaina già suddivisi in dosi nascosti all’interno di alcuni tubi del dentifricio svuotati. I militari ritenevano che l’attività di spaccio nel noto quartiere medioevale fosse stata in qualche modo “rallentata”. E invece la pattuglia del Nucleo radiomobile che passava per via Cardinal La Fontaine ha notato un via vai sospetto e che ha lasciato presagire che al pusher arrestato pochi giorni prima se ne fosse sostituito un altro. Pertanto è stato immediatamente attivato un servizio di osservazione con carabinieri in abiti civili che ha consentito di individuare l’appartamento dove poteva celarsi un’attività di distribuzione dello stupefacente. È stato così bloccato un domenicano di 44 anni che entrava e usciva da un’abitazione. I militari del Nucleo operativo e radiomobile, supportati dalla Stazione capoluogo, hanno perquisito l’appartamento dell’uomo, trovandolo in possesso di 682 grammi di cocaina in un’unica busta di plastica, oltre a materiale ritenuto utile al confezionamento della droga.

Lo stupefacente, una volta “tagliato” e suddiviso in dosi, immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 70.000 euro. Tutto è stato sequestrato e l’uomo arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato convalidato dal giudice che ha sottoposto il dominicano all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, quindi fuori dal carcere ma con l’obbligo di presentarsi ogni giorno dai carabinieri.

«Si tratta dell’ennesimo successo messo a segno dai reparti della Compagnia di Viterbo – ha commentato il colonnello Massimo Friano, comandante Provinciale dei carabinieri – che da mesi hanno aumentato i controlli nei quartieri del centro storico per contribuire ad elidere, in un’azione coordinata e coesa con le altre forze di polizia, quei fenomeni di degrado e microcriminalità che destano allarme sociale e creano un senso di frustrazione e di insicurezza nei cittadini. Anche questa volta l’attenta vigilanza, la capacità di osservazione dei carabinieri in servizio di prevenzione e pronto intervento del Nucleo Radiomobile conferma che l’azione di rassicurazione dei cittadini passa dalla presenza attiva delle nostre pattuglie sul territorio e dal contatto sensibile e accogliente con le persone».