FIUMICINO - «Succede anche a Fiumicino. A Fregene ad esempio l'Arma dei carabinieri ha sequestrato 70 chili di droga»: così Don Coluccia nel suo discorso durante "Legalmente marciando": l'evento svoltosi i primi di aprile proprio a Fregene per gridare "no" alle mafie, lanciando l'allarme sulla circolazione di droga sul nostro territorio. Lo spaccio di droga avviene in modo capillare, non solo con la criminalità organizzata, un po' ovunque e non risparmia Fiumicino. Resta comunque incessante il lavoro delle Forze dell'ordine nella lotta al fenomeno. «La logica dello spaccio è questa: vai a Tor Bella Monaca, ti danno una macchina a noleggio con la droga dentro e una mappatura dei posti dove devi consegnarla. Non succede solo a Roma, ma anche a Fiumicino». Proprio per la massiccia circolazione di queste sostanze "E' importante che i giovani sappiano dire "no" e ricordare l'importanza di quei valori trasmessi dalle proprie famiglie», ha concluso.

In numeri confermano quanto affermato da Don Coluccia. Lo spaccio è un fenomeno dilagante che fa preoccupare e deve far riflettere, soprattutto per la droga può arrivare facilmente ai nostri giovani e da lì il passo alle dipendenze è breve. I dati, purtroppo, parlano chiaro e il fenomeno delle dipendenze giovanili non lascia scampo nemmeno a Fiumicino. Quello che più colpisce sono le fasce di età dove il consumo di sostanze stupefacenti è più frequente. Forse per la facilità in cui le droghe circolano, forse per la troppa leggerezza basata sul "Che vuoi che sia, lo fanno tutti". O forse per mancanza di punti di riferimento o voglia di vedere il mondo con occhi diversi. Fatto sta che il problema c'è è non è facile contrastarlo.

Per quanto riguarda il nostro territorio i dati, segnalati dagli assistenti sociali, non sono molto rassicuranti: la fascia d'età maggiormente coinvolta nell'uso di sostanze stupefacenti è quella tra i 12 e i 18 anni, mentre il picco è intorno ai 15. Si tratta di un periodo dell'adolescenza durante il quale le priorità dovrebbero essere altre: la scuola, gli amici, lo sport. Se di adolescenza si può parlare perché i 12 anni sono quella fase intermedia fra l'infanzia e l'adolescenza. A 12 anni si comincia a scoprire il mondo con occhi diversi e fa paura anche solo pensare che i nostri figli possano venire a contatto con le droghe anche così precocemente.

Quali sono le droghe che circolano di più fra i giovani? Sempre dai dati rilevati dagli assistenti sociali durante i colloqui e prese in carico ci sonno cannabis e marijuana, fino ad arrivare a cocaina e mdma (ecstasy). Il fenomeno non è molto distante da quello che si registra a livello nazionale: i dati dell'uso di sostanze stupefacenti, come riportato dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze, indicano che in Italia lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, nel 2023 (ultimo dato recente) presenta un trend in aumento: in particolare, si conferma la crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 e i 19 anni rispetto all’anno precedente: quasi 960mila, pari al 39% della popolazione studentesca, riferiscono - si legge nel report del Dipartimento - di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno. Le percentuali di studenti che riferiscono di aver usato almeno una volta nel corso dell’anno sono: cocaina dall’1,8% al 2,2%, stimolanti dal 2,1% al 2,9%, allucinogeni dall’1,6% al 2% e Nuove sostanze psicoattive dal 5,8% al 6,4%. La cannabis rimane la sostanza più usata dai giovani, ma vede una diminuzione della prevalenza rispetto al 2022 (22,2% contro il 23,7%).

Sono tanti i blitz e i sequestri eseguiti sul territorio dalle Forze dell'ordine. L'ultimo episodio più recente è stato l'arresto di un pusher beccato con la cocaina su via della Scafa. La droga che circola in Italia, però, viene anche dall'estero: importante è stata l'ultima operazione svolta dalla Guardia di Finanza all'aeroporto di Fiumicino contro il narcotraffico: le "fiamme gialle” del Gruppo di Fiumicino, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno bloccato due individui provenienti da San Paolo (Brasile) che si sono finti pellegrini arrivati nella Capitale per il Giubileo. Con loro avevano 32 panetti contenenti cocaina. L’intera partita di droga avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali oltre 3 milioni e mezzo di euro A far paura, appunto è che i destinatari di queste sostanze stupefacenti sono (ma non solo) proprio i giovani. E' lì che si innesca il circolo: la droga arriva in Italia, viene venduta nelle piazze di spaccio, e da lì a circola fra i giovani. Preoccupante è anche il fatto della possibilità di cadere nella rete dello spaccio come soggetto attivo, per fare soldi facile e senza dare peso alle conseguenze penali che ciò comporta.

Sono tante anche le iniziative messe in atto in questi anni dall'amministrazione comunale di Fiumicino per sensibilizzare sull'importanza di contrastare il fenomeno: non mancano le campagne rivolte soprattutto ai giovani e ci sono sportelli che offrono ascolto e supporto a chi vive situazioni di disagio e difficoltà legate alle dipendenze. d esempio importante è stata la presentazione progetto presentato a fine marzo - “Insieme possiamo iniziare il cambiamento – più dialogo meno silenzio”, con focus in primi sulla criminalità giovanile. Durante la presentazione sono stati trattati anche i temi del bullismo in tutte le sue forme, fisico, psicologico, online e offline e quello delle dipendenze giovanili, legate all’alcol, alle droghe, al gioco d’azzardo o alla tecnologia, un'altra dipendenza sempre più diffusa a causa dello necessità di essere interconnessi. Sempre Don Colcuccia durante "Legalmente marciando" aveva usato il termine "tecnolesi" invitando i giovani ad essere liberi dai telefoni: "Siete voi che dovete usare loro, non il contrario". Il problema relativo ai telefoni cellulari è che molto spesso fra i giovani manca il dialogo: si comunica virtualmente e manca la socializzazione "dal vivo". In questo senso, fondamentale è l'intervento delle istituzioni per dare supporto e offrire strumenti di prevenzione delle dipendenze: è questo nuovo progetto ne è un esempio per contrastare disagio giovanile, rafforzando i servizi sociali, dialogando con le scuole, con le parrocchie, con i centri sportivi, con le istituzioni al fine di predisporre insieme proposte di legge adeguate.