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LADISPOLI - «Per il momento possiamo dire che sulla sicurezza in mare un piccolo passo in avanti c’è stato, almeno per la prossima stagione». Estate salva? Per ora sì, grazie agli emendamenti al decreto governativo Milleproroghe che consentiranno ai bagnini di 16 e 17 anni di poter lavorare tranquillamente negli stabilimenti balneari o salire sui torrini di avvistamento nelle spiagge libere attrezzate. È Enzo Freddi, responsabile nazionale Fisa (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) e nello stesso tempo della protezione civile Dolphin di Ladispoli, a tirare un bel sospiro di sollievo. «Da parte nostre avevamo manifestato tutte le nostre perplessità – è il suo commento – perché con questi regolamenti sempre più stringenti che fanno di certo selezione, tra cui i limiti di età imposti, sarebbe stato difficile trovare i bagnini per l’estate. Proprio a Ladispoli sugli arenili pubblici da anni si punta a realizzare varie postazioni di salvamento avvalendoci di personale anche minorenne, così come gli stabilimenti. Al momento la battaglia è stata vinta ma per il futuro restano i punti interrogativi e speriamo si intervenga in modo definitivo anche per gli over 50». In base ai recenti aggiustamenti, i brevetti «in corso di validità alla data del 30 settembre 2024, con termine di scadenza compreso tra il primo ottobre 2024 e il 29 settembre 2025, restano validi fino al 30 settembre 2025», si legge nel decreto. Fatto sta che è stata prorogata di un anno l'entrata in vigore della norma, introdotta dal decreto 85/2024 che non consentiva più, da quest'anno, l'impiego dei bagnini di 16 e 17 anni. «Un’età in cui si è già in grado di svolgere questo servizio – ammette Freddi - un'esperienza lavorativa che da sempre impegna e responsabilizza i giovani d'estate».
A maggior ragione un aspetto positivo per una località come Ladispoli che oltre ad avere un buon numero di strutture, circa 30, negli ultimi anni ha puntato su “Estate Sicura”, progetto di sicurezza sulla costa avviato dal comune di Ladispoli, con il sostegno della protezione civile Dolphin, grazie ai fondi regionali e sotto la supervisione della Capitaneria di porto di Ladispoli-Marina San Nicola con un collegamento radio continuo tra operatori del soccorso e stabilimenti.
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